Sarti: Le torrenti forze di pensiero di Marco Tosatti

Sarti: Le torrenti forze di pensiero Sarti: Le torrenti forze di pensiero Roma, 19 settembre. « La conferenza organizzativa de deve essere integrata da un grande convegno culturale e ideologico: ci sono state, nella storia democristiana, due " San Pellegrino ": ci vuole una terza San Pellegrino, ma non oltre la primavera ». La proposta di un'adunata di quanti si riconoscono sotto la bandiera scudocrociata, per definire in maniera chiara idee, proposte e quanto altro sta bollendo in maniera confusa nel calderone dei numerosi convegni autunnali, e estrarne una linea politica e culturale per il partito degli Anni 80 viene dall'ex ministro del Turismo sen. Adolfo Sarti. Quanto sta avvenendo nella de è un problema di natura culturale: da « una ritrovata identità culturale » devono discendere conseguenze politico-operative. Anche per questo è necessaria una terza San Pellegrino: « Con la partecipazione di tutto il grande retroterra su cui la de ha dimostrato di saper contare, anche il 20 giugno. E con l'arrivo di Agnelli e di questi esponenti qualificati di un mondo che fino a ieri ci era, se non ostile, estraneo, il retroterra si è arricchito ». Se accanto alle reclute del mondo industriale vi saranno presenze « potenzialmente già acquisite nel mondo della cultura e del lavoro, verrà fuori l'immagine della de come di un partito capace di esprimere in modo dignitoso tutta l'area non marxista ». La democrazia cristiana riflette su se stessa e « trova che è il partito della sintesi fra la componente cattolico liberale e cattolico popolare ». Traducendo l'impostazione ideologica in termini pratici: « Si deve dare credito al recupero di una prospettiva in cui sono presenti le forze laiche, ed in particolare il partito socialista, oppure si deve pensare all'ineluttabilità non del compromesso storico, che nessuno vuole, ma del bipolarismo? Ci sono queste due linee, e al convegno di Forze Nuove a SaintVincent si sono presentate pari pari, come era già accaduto al convegno romano dell'Hilton: Bodrato e De Mita discutono le stesse cose su cui abbiamo discusso noi ». Secondo Sarti sta avvenendo non il processo alle correnti in sé, ma a queste correnti: le correnti devono tornare ad essere, e su questo c'è una larga convergenza intema, forze di pensiero e di azione, non erogatrici di potere. Ma non c'è il pericolo che, superato lo slancio iniziale, si ripetano gli errori di prima? « Credo che l'intelligenza sia una forza invincibile, più forte di un potere che fra l'altro o non c'è più o c'è in misura molto ridotta. Siamo obbligati a fare politica: ecco la differenza rispetto ad anni fa, noi come il pei. E' il momento in cui il massimo dell'intelligenza della de deve mobilitarsi ed essere confrontato con il massimo dell'intelligenza politica del pei ». In che modo questo può influire sulla segreteria? « Nei convegni a cui ho partecipato mi è parso di capire che Zac non è messo in discussione. Critiche non ne ho sentite né all'Hilton né al Circeo; ne ho invece lette fra le righe di alcuni interventi della sinistra de ». In che cosa le può avere scontentate? « Forse perché il tipo di investimento che era stato fatto su Zac da parte delle sinistre era diverso da quello che avevamo fatto noi che l'abbiamo votato pur essendo dei moderati. Forse si aspettavano una linea politica diversa da quella che il segretario ha invece lealmente difeso al congresso. E' stato coerente alla sua linea, ma probabilmente qualcuno pensa che avrebbe dovuto rettificarla dopo il 20 giugno ». Marco Tosatti L'ex ministro del Turismo, sen. Adolfo Sarti

Persone citate: Adolfo Sarti, Agnelli, Bodrato, De Mita, Secondo Sarti

Luoghi citati: Roma