Gli socialisti in Friuli

Gli socialisti in Friuli Gli socialisti in Friuli (Segue dalla 1a pagina) effetti che si propone: blocco dei prezzi per ì materiali edilizi e per quelli «comunque necessari alla sistemazione alloggiativa anche precaria» ai livelli del 15 settembre. Il timore generale è che molte delle contrattazioni private, che per forza di cose sfuggono ai controlli e ai limiti stessi dell'ordinanza, si svolgeranno ancora sotto il segno dell'iniquità: complici la paura e la rassegnazione die, dopo le ultime scosse, hanno fiaccato il Friuli. Stamane, la cronaca del dopo-terremoto si è arricchita di un nuovo dramma. La frazione di Somplago (tre passi dal comune, Cavazzo, poche centinaia di abitanti) è minacciata da una frana — il fronte è di oltre HO metri — ed è stata completamente evacuata prima di sera. L'operazione ha presentato non poche difficoltà: per lo sgombero, si è dovuto ricorrere alla strada di Cesclans, liberata appena ieri dai massi e dichiarata a- gibile soltanto ai mezzi leggeri poiché ancora minacciata dagli smottamenti del Monte Festa. L'esodo dai centri colpiti, e soprattutto dalle zone di montagna, continua dunque inesorabile. L'ultima statistica prefettizia risale al mezzogiorno. A quell'ora risultavano 10.177 gli sfollati a Lignano attraverso i mezzi posti a disposizione dal commissario Zamberletti. Ma la cifra dei presenti nella località balneare è certamente più elevata, perché — come è 7joio — migliaia di persone sono fuggite dai comuni disastrati con mezzi di fortuna. A Lignano, dunque, sarebbero presenti — secondo le stime dei funzionari comunali — circa 15 mila terremotati. Lo stesso discorso vale per Grado, verso cui alla prefettura risultano partite 2172 persone. E per Bibione (3101 presenze) e lesolo (750 arrivi). Se dunque il totale ufficiale degli sfollati verso la costa ammonta a 16.200 unità, le presenze effettive superano certamente le 20 mila. Ma queste cifre, che pure chiariscono la massiccia imponenza dell'esodo, tuttavia non ne illuminano ancora appieno le conseguenze economiche e sociali che domani potranno riflettersi sul Friuli. Resta da censire intanto il numero dei friulani che hanno abbandonato — forse definitivamente — i centri terremotati per località al momento sconosciute. Alcuni dati, difficilmente accertabili, risultano, in proposito, allarmanti: ad esem- pio sembra che da Magnano e frazioni ben 1500 siano state le partenze verso il Canada. Parallelamente, resta da stabilire quante siano a Lignano, Grado e Bìbione, le sistemazioni «provvisorie» — come si vuole — ma di una provvisorietà che precede l'emigrazione definitiva. Il fenomeno — risultato della paura ma forse anche della sfiducia nelle istituzioni — potrà essere contenuto soltanto se l'opera del commissario governativo non perderà in efficacia e tempestività. Nelle zone evacuate, intanto, si è ancora alle prese con i censimenti: al momento s'ignora quanti siano i prefabbricati necessari alle varie comunità. Effetto di un incredibile ritardo negli accertamenti? « L'ultima statistica in merito — dice l'onorevole Zamberletti — risale alla gestione commissariale successiva al 6 maggio». Nel frattempo si sono verificate tre altre scosse disastrose, che — soprattutto nei comuni dell'Alta Carnia — hanno aumentato all'inverosimile il numero degli sfollati. Per sveltire le operazioni inerenti i rilievi sulle aree su cui sorgeranno i prefab■ bricati e il censimento delle necessità, il commissario governativo ha appunto chiesto alla presidenza del Con| siglio che vengano distaccati ] cento tecnici degli uffici era! riali. Ciò che dovrà aver luogo domani. Resta l'enorme problema dei mezzi per il montaggio dei prefabbricati e per la continuazione dell'opera di sgombero. Sono indispensabili ancora pale caricatrici, autocarri ribaltabili, betoniere, rulli compressori, escavatrici, apripista, livellatrici. L'onorevole Zamberletti ha rivolto un nuovo appello alle Regioni perché collaborino al reperimento dei mezzi di lavoro, dei prefabbricati, all'impiego delle assistenti sociali nelle scuole terremotate. Ieri la Regione Emilia Romagna si è detta disponibile per la costruzione di due scuole, il reperimento di assistenti sociali, la sistemazione degli acquedotti I con criteri antisismici. Per la rapida costruzione delle baracche, Zamberletti ha lanciato stamane un bando nazionale e internazionale a tutte le imprese che ne abbiano a disposizione e che siano disposte a fornirle ai prezzi stabiliti dal commissario governativo. Si ha notizia, intanto, che domani a Montenars comincerà, ad opera dell'esercito, la costruzione del primo lotto di prefabbricati. Eleonora Bertolotto

Persone citate: Eleonora Bertolotto, Grado, Lignano, Zamberletti