Trecento gli anni ma non li dimostra

Trecento gli anni ma non li dimostra CRONACA TELEVISim Trecento gli anni ma non li dimostra Da Veronika Lake affascinante strega di René Clair a Martin Ritt e Paul Newman, oggi al via / programmi televisivi domenicali risentono ancora dell'estate, pur se la temperatura è decisamente autunnale. Tra le repliche collocate nel dì di festa, si sono concluse quelle dello sceneggiato del 1971 La pietra di Luna, mentre quelle altre del documentario L'opera dei pupi possono essere meglio giustificate dalla messa in onda a colori. I disegni animati per i ragazzi nel pomeriggio sono anch'essi tutt'altro che inediti, però i più piccini li vedono volentieri specie se, al contrario dei più grandicelli, che lo conoscono a memoria, sono centrati attorno al ringhioso Braccio di Ferro. Sabato sera anche gli adulti avranno rivisto con divertito interesse, nel ciclo dedicato all'« Ironico sorriso di René Clair», il film Ho sposato una strega, diretto a Hollywood dall'illustre regista esule nel 1942. Girato in 33 giorni, nel pieno rispetto del rigoroso piano di produzione, il film si conferma un prodotto di alto e raffinato mestiere confezionato con la mano destra da un regista di talento, obbligato dalle circostanze a lavorare su commissione. La vicenda dell'adorabile strega del Seicento, il cui spirito è liberato da un fulmine trecento anni dopo, per modo ch'ella può assumere sembianze umane e concretare l'agognata vendetta contro un discendente del giudice che tre secoli prima l'aveva condannata al rogo, è una vicenda paradossale in cui il risentimento iniziale della bionda magalda si cambia in sentimento d'amore, per cui ella rinuncia ai soprannaturali privilegi, smette di combinare guai, sposa colui che doveva essere la sua vittima designata e diventa mammina felice. Sebbene edulcorata dal giulebbe hollywoodiano degli Anni Quaranta, la favoletta è tuttora godibile, ben costruita su di una sceneggiatura di ferro, dove tutto risulta predisposto a tavolino, ma le cui maglie, pur essendo strette, possono subire quella piccola dHatazione atta a far entrari: nel rigoroso meccanismo narrativo il tocco registico d'una personale ironia e di un'elegante malignità di gusto francese. Il cinema hollywoodiano sembra estraneo all'esprit di Clair ma egli cerca di non farsene troppo accorgere: sul set si diverte lui per primo cercando, coinè da contratto, di far divertire anche il pubblico con la complicità di attori eccellenti e oggi tutti defunti quali Fredric March, Veronica Lake ammirevolmente fotografata da Ted Tetzlaff, e Susan Hayward esordiente nella parte della fidanzata miliardaria. Ieri, serata meno piacevole di quella precedente. Abbiamo già accennato alle ripetute riprese pomeridiane, la Rete 2 ha presentato alle 20,45 un programma di musica brasiliana, mentre la 1 ha fatto perno sul telefilm La costa dei diamanti. a. vaici. Veronica Lake

Persone citate: Fredric March, Martin Ritt, Paul Newman, René Clair, Susan Hayward, Tetzlaff, Veronica Lake, Veronika Lake

Luoghi citati: Hollywood