Affresco rubato da un convento

Affresco rubato da un convento A Pavia ladri a lume di candela Affresco rubato da un convento E' stato "tagliato" dai resti di una cappella - Tentato furto anche nei sotterranei nelle tombe dei frati Pavia, 5 settembre, (a. 1.) Ladri espertissimi, lavorando di notte e a lume di candela, hanno asportato un affresco dai resti di una cappella del trecentesco convento di Santo Spirito, che sorge lungo viale Lodi, in prossimità dell'osservatorio geofisico di Pavia. Per il momento non si conosce l'esatto valore artistico dell'opera rubata. E' chiaro comunque che il furto è stato compiuto probabilmente su commissione da persone particolarmente abili: la rimozione di un affresco, come è noto, è un'operazione estremamente delicata. I ladri non si sono limitati ad asportare l'affresco, ma hanno effettuato degli scavi, forse alla ricerca di qualche antica tomba. Sono state infatti trovate delle tracce di lavori nei sotterranei, dove probabilmente c'era il cimitero dei frati: qui hanno abbandonato gli attrezzi: picconi, pale, bacinelle, lumi ad acetilene, due sacchi di juta foderati di plastica e un passamontagna. Fuori dalla cappella, sull'erba, sono state rinvenute, invece, tracce del passaggio di numerose persone. I ruderi dell'antico convento sono stati dichiarati alcuni anni fa monumento nazionale dalla sovrintendenza ai monumenti dopo che l'area dove sorgevano i resti del convento venne indicata come « area edificabilc ». E' quasi certo che i ladri avessero un basista o un committente pavese perché assai pochi conoscono l'esistenza del convento, le cui origini risalgono alla fine del 14° secolo. A fare la scoperta del trafugamento dell'affresco sono stati alcuni giovani del quartiere Santo Spirito che, tempo fa, durante la notte avevano notato uno strano via vai di persone nel posto.

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