Fedayn dirottano un aereo scesi a Cipro, si arrendono

Fedayn dirottano un aereo scesi a Cipro, si arrendono I caccia di Israele li avevano intercettati Fedayn dirottano un aereo scesi a Cipro, si arrendono Sul velivolo (olandese) 78 passeggeri - I guerriglieri chiedevano a Gerusalemme 7 prigionieri - Ottenuto un salvacondotto per recarsi, sembra, in Libia (Nostro servizio particolare) Cipro, 5 settembre. Tre palestinesi hanno dirottato un aereo olandese (della Klm) in volo da Malaga (Spagna) ad Amsterdam e hanno inutilmente tentato di arrivare in Israele. Quando il « De 9 »> è rimasto senza carburante, i tre fedayn hanno ordinato al pilota di far ritorno all'aeroporto di Larnaca, nell'isola di Cipro, dove già il « jet-liner » aveva fatto scalo mentre era in volo verso il Medio Oriente. Qui dopo alcu- ne ore di attesa, avuta la promessa di un salvacondotto per il Paese da loro scelto (sembra la Libia), i tre palestinesi hanno liberato passeggeri e equipaggio. Quindi si sono consegnati alle autorità cipriote. Prima di arrendersi, avevano chiesto a Israele di liberare sette prigionieri politici. I passeggeri (a bordo erano 78 persone più 5 membri d'equipaggio) sono in maggioranza olandesi, che si accingevano a rientrare in patria dopo una vacanza in Spagna. II dirottamento ha avuto momenti di tensione quando il « De 9 » si è diretto verso Tel Aviv per far scalo all'aeroporto di Lod. Il pilota olandese, sotto la minaccia delle armi, ha chiesto di poter atterrare, ma due Phantom israeliani si sono levati in volo e hanno impedito al velivolo di violare lo spazio aereo dello Stato ebraico. All'aeroporto « Ben Gurion » di Lod, intanto, numerosi autocarri venivano messi di traverso sulle piste per impedire l'atterraggio. Il « De 9 » ha volato in circolo sul Mediterraneo orientale per un paio d'ore, poi è rimasto senza carburante ed è ritornato a Cipro. Quando l'aereo è sceso a Larnaca, il « Ben Gurion » è stato riaperto al traffico, ma continua ad essere presidiato da truppe e polizia in stato d'allarme. Tra i sette prigionieri di cui i dirottatori hanno solle¬ citato il rilascio figuravano, ancora una volta, l'arcivescovo greco-cattolico di Gerusalemme monsignor Hilarion Capucci, condannato a nove anni di reclusione per aver collaborato con i guerriglieri palestinesi, e il giapponese Kozo Okamoto, unico superstite della strage del maggio 1973 all'aeroporto di Tel Aviv. Tanto monsignor Capucci quanto Okamoto erano già sulla lista dei prigionieri il cui rilascio era stato chiesto dai dirottatori dell'aereo francese ad Entebbe, alla fine di giugno. s. s.

Persone citate: Ben Gurion, Capucci, Hilarion Capucci, Kozo, Malaga, Okamoto, Phantom