In Piemonte scuola agrìcola fra le più moderne del mondo

In Piemonte scuola agrìcola fra le più moderne del mondo In Piemonte scuola agrìcola fra le più moderne del mondo Si sa quale spaventoso e urgente bisogno abbia l'agricoltura italiana di tecnici preparati e di coltivatori che sappiano condurre nel modo migliore la loro azienda, cioè che siano dei veri manager. Purtroppo la scuola sforna diplomati e laureati i quali devono farsi l'esperienza pratica a proprie spese, dopo e al di fuori del periodo d'insegnamento. L'ideale sarebbe una scuola che badasse non tanto a far conseguire un titolo di studio ufficiale, ma che curasse la preparazione dei giovani, sotto tutti gli aspetti e discipline. Una scuola dalla quale l'allievo esca in grado di passare nella propria azienda e di « rivoluzionarla », nel senso di modernizzarla e di dirigerla come un'impresa industriale. Se un progetto, ideato da un gruppo di tecnici con esperienza Internazionale e già in fase avanzata, potrà essere portato a compimento, una scuola di questo genere sorgerà presto in Piemonte, alla periferia di Trino Vercellese. E' già stata creata una • Fondazione », appunto con lo scopo di far nascere l'« Istituto Internazionale per l'Agricoltura » (così si chiamerà la scuola), che sarà non solo unico in Italia nel suo genere, ma che avrà pochi concorrenti in tutto il mondo. L'Istituto sarà gestito con criteri moderni e largamente sperimentati, userà i più avanzati metodi d'insegnamento, sfrutterà tutti i sussidi didattici escogitati dalla scienza, ma soprattutto — cosa che lo distinguerà In modo netto dalle scuole oggi esistenti — avrà snellezza ed elasticità di programmi, per adeguarsi in modo rapido alle diverse esigenze dell'agricoltura, in un mondo in continua evoluzione. Ci sarà posto per 144 allievi, ' che saranno seguiti da 62 docenti. ognuno dei quali avrà con sé al massimo sei studenti. Agli addetti, o futuri addetti all'agricoltura che seguiranno le lezioni saranno offerti — sia nel campo squisitamente agricolo-colturale sia in quello manageriale, amministrativo, commerciale, organizzativo, informativo, socio-economico — dei corsi aderenti alla realtà agricola del momento o dell'immediato futuro. Infatti i programmi di studio saranno formati in modo tale da poter essere cambiati in dipendenza delle variazioni nelle necessità dell'agricoltura: del corsi, in sostanza, che siano al servizio dell'agricoltura. Lo sganciamento dai programmi ufficiali d'Insegnamento porterà come conseguenza — data l'attuale legislazione italiana — al non riconoscimento ufficiale di eventuali titoli di studio che l'Istituto Internazionale di Agricoltura intendesse rilasciare. Ma l'Istituto non si prefigge di rilasciare titoli di studio: bada alla sostanza, non alla forma. La competenza d'un tecnico in uno specifico campo dell'attività umana non è data da un diploma che può eventualmente ornare le pareti d'uno studio, a tranquillità dei clienti, ma dalle cognizioni acquisite nella scuola e applicate nella vita professionale. Sarà comunque, quella che nascerà a Trino, una scuola per chi vuole fare l'agricoltore, nella propria azienda o in un'altra; non una scuola per chi intenda lavorare in uffici statali o in ambienti staccati dal contesto agricolo vero, che è quello della campagna. I corsi, numerosissimi, dureranno ciascuno da dodici a ventitré settimane (gli allievi, provenienti da tutto il mondo, saranno ospiti dell'Istituto come In un college americano) e prepareranno esperti in settori come la direzione dell'azienda agricola, l'animazione socio-economica, l'organizzazione scientifica del lavoro, l'amministrazione dell'azienda agricola, la commercializzazione dei prodotti, la programmazione delle attività, la coltivazione fertilizzazione e produzione, la meccanizzazione, la contabilità aziendale, la conservazione dei prodotti, la programmazione del parco macchine, l'irrigazione del terreno, la selezione delle sementi, la trasformazione dei prodotti agricoli, la sistemazione del terreno, ed altri ancora che non possiamo citare per mancanza di spazio. Tra le materie d'insegnamento — a parte quelle fondamentali come botanica, patologia vegetale, agronomia, microbiologia — vi saranno discipline che. a prima vista, possono sembrare del tutto estranee al bagaglio culturale d'un tecnico agricolo, ma che invece sono indispensabili per la sua formazione mentale; ad esempio, psicologia e dialettica, cooperazione, sociologia, diritto, politica delle produzioni, tecniche di programmazione. Naturalmente, accanto all'insegnamento teorico, vi saranno molte esercitazioni pratiche, in campagna, e di laboratorio. Che cosa manca perché l'Istituto Internazionale di Agricoltura possa diventare una realtà? Ls spesa per la costruzione degli edifici e per l'installazione delle varie apparecchiature (vi saranno, tra l'altro, una stazione di ricerca e sei laboratori) è di 4 miliardi 300 milioni, che dovrebbe essere finanziata con un contributo (50 per cento) del Feoga e dello Stato italiano, e con un mutuo per il rimanente 50 "« per il quale si è reso disponibile l'Istituto Bancario San Paolo di Torino, i cui tecnici hanno esaminato il progetto e l'hanno ritenuto pienamente idoneo e valido sia sotto II punto di vista tecnico che sotto il profilo economico. Ciò che manca ancora è l'approvazione del Feoga, che dovrebbe esaminare il progetto II mese prossimo. Se, come ci si augura, da Bruxelles verrà dato un parere favorevole, i lavori potrebbero cominciare nella primavera prossima e nell'autunno del '78 si potrebbero già tenere i primi corsi, per iniziare poi la piena attività nella primavera del '79. Auguriamoci che non vengano posti ostacoli a questo progetto, che fornirebbe non soltanto un grande servigio all'agricoltura, ma darebbe anche prestigio alla nostra regione. Livio Burato

Persone citate: Livio Burato

Luoghi citati: Bruxelles, Italia, Piemonte, Torino, Trino