Milano è isolata Veneto in allarme

Milano è isolata Veneto in allarme Milano è isolata Veneto in allarme Milano, 30 ottobre. (o.r.) Era dal 1872 che in Lombardia non si verificava più una situazione così drammatica dovuta al maltempo: straripamenti di fiumi e torrenti, frane, crolli di vecchi palazzi (con ferimento di alcune persone), allagamenti, incidenti, allarme e paura si sono susseguiti tutta la notte. In giornata, la pioggia è cessata, ma il cielo è rimasto cupo. A Milano i fiumi Seveso, Lambro e Olona sono straripati, trasformando in torrenti i viali Fulvio Testi, Mache, Stelvio e Ca' Granda. In parecchi punti l'acqua copre le ruote dei grossi camion. In via Arbe il livello dell'inondazione ha superato il mezzo metro di altezza. La situazione è aggravata dal fatto che i tombini non scaricano più. In via Valfurva ed in via Degli Umiliati i vigili del fuoco sono intervenuti con mezzi anfibi per sgomberare stabili completamente allagati. A Lodi l'Adda è straripato allagando le campagne a valle della città. Cinque aziende agricole sono rimaste isolate. La via Emilia fra San Donato e San Giuliano Milanese è interrotta per lo straripamento del Redefossi. Il traffico è stato deviato sulla statale 39 e sulle autostrade per Bergamo, Genova e Como-Chiasso. Anche la superstrada Milano-Lecco è interrotta al traffico. A Castaiola una frana di circa 20 mila metri cubi di terriccio ha invaso le due corsie della superstrada. Il fiume Seveso ha causato allagamenti a Lentate, Seveso, e Cesano Maderno. Straripati anche il Taro e il Pudiga, che hanno invaso Meda, Bollate e Baranzate. A Bollate è completamente isolato l'ospedale. Particolarmente grave la situazione nel Comasco. Sei persone sono rimaste ferite nel crollo della centenaria villa Zeloni, che ospitava cinque famiglie. Si tratta di Bruno Zampelli di 24 anni, la moglie Nora Rizzardi di 25, i figlioletti Matteo, di due anni, ed Elena di 10 mesi. I quattro sono ricoverati nel reparto di traumatologia dell'ospedale Sant'Anna. Gli altri feriti sono Lucia Botticelli di 38 anni ed il figlio Marco di 10 anni. Sulle strade del lago il traffico è in più punti interrotto: dalla montagna diventata impermeabile dopo tanta pioggia cadono macigni e scendono torrenti. A Cermenate la linea ferroviaria del Gottardo è chiusa. A Pavia, i danni provocati dalla piena di quattro torrenti supererebbero i dieci miliardi. Interi paesi allagati che nel corso della giornata sono rimasti isolati per pareo chie ore; tutto il basso Oltrepò è sommerso dalle acque. Sull'autostrada nei pressi di Casteggio lo straripamento del torrente Coppa ha travolto sei auto, Venezia, 30 ottobre. (g.b.) Preoccupazione a Venezia per l'«acqua alta», che oggi ha raggiunto 1 metro e 28 centimetri di altezza sul livello medio del mare, e in Po lesine, dove il livello del Po aumenta ancora. Da tre giorni, infatti, il grande fiume, che è sopra il livello di guardia (oggi lo ha oltrepassato di quattro metri) ha già allagato diverse campagne. Nella zona del bacino di Vallesina, nel comune di Contarina (è solo un esempio), duecento ettari di terreno coltivato a mais sono stati sommersi dalle acque fangose, altri 60 ettari sono stati allagati a Quirino e 50 a Bagatelli. Tutto il bestiame che si trovava nelle stalle semisommerse è stato messo in salvo, con l'ausilio di barconi. Il Po, dunque, è il vero problema. Lo ha affermato il capo del genio civile di Rovigo, ing. Lamberto Sortino per il quale il fenomeno si può considerare come «un'onda di piena un po' più alta del previsto e di una durata un po' più lunga, anche se rispetto ai precedenti passaggi della piena (l'ultimo è del 14 ottobre scorso) i valori sono inferiori come quantità d'acqua e come velocità. Siamo sempre in allarme perché ancora non conosciamo gli effetti che avrà la piena nel delta». I timori dell'ing. Sortino sono più che giustificati. Il mare, forse a causa del forte vento di scirocco che soffia in direzione sud-est, ha difficoltà nel ricevere le acque del fiume. Situazione, come detto, non meno preoccupante a Venezia dove per due volte, il lugubre suono delle sirene ha invitato i veneziani ad uscire di case muniti di lunghi stivaloni di gomma e i commercianti a riporre nei ripiani più alti dei negozi la loro mercanzia. Piazza San Marco è stata completamente invasa dall'acqua alta, una quarantina di centimetri che ha lambito le passerelle di legno, sistemate dal comune, per consentire ai veneziani e ai numerosi turisti ancora presenti in città, di attraversarla. Alessandria, 30 ottobre. (f. m.) Si è sfiorato il dramma, durante la notte, in una zona della provincia di Alessandria tra il Tortonese e l'Alto Novese. Dopo le piogge persistenti dei giorni scorsi, violenti nubifragi si sono abbattuti durante la notte provocando la piena dei torrenti Curone, Borbera, Grue, Serivia e Ossona, oltre che quella di rogge e corsi minori. Rocchetta Ligure, per la piena del Borbera, è in parte allagata e stamane è iniziato lo sgombero della popolazione. Allagati dal Curone gli abitati di Volpedo e Monleale, e dal Grue l'abitato di Viguzzolo. Invaso dall'acqua il quartiere San Bernardino di Tortona per la piena dell'Ossona (il solito torrente già causa di tante disastro?? alluvioni) e di alcune rogge: le abitazioni e molte industrie ai bordi della statale per Genova, rimasta chiusa al traffico per alcune ore perché sommersa dall'acqua, sono allagate ed hanno subito gravi danni. Milano. Una strada allagata nella zona Nord della città (Telefoto Ansa)