Brando, cinico killer a caccia di Nicholson

Brando, cinico killer a caccia di Nicholson Brando, cinico killer a caccia di Nicholson Missouri di Arthur Penn, con Marion Brando, Jack Nicholson, John Me Liam, Kathleen Lloyd. Americano, colore. Cinema Corso. La vicenda si svolge intorno al 1880 nel Montana Badlands, una zona selvaggia che si stende lungo le rive del maestoso fiume Missouri; ed è quella d'una sfida alla morte tra una banda di ladri di cavalli, tra cui spicca Tom Logan, caposcarico e generoso, e il sinistro Lee Clayton, un « regolatore di conti » ossia killer che colpisce a subdola e prudente distanza, assoldato dal ricco allevatore Braxton perché gli ripulisca la zona dai razziatori. Le ostilità si accendono dopo che un amico di Tom, ladro di bestiame, è stato impiccato senza processo per ordine dell'allevatore. Colpo su colpo, il fattore di Braxton è a sua volta trovato ucciso. Sono i primi anelli di una catena di violenze che contrappone una comunità di furfanti spinti dal bisogno e suscettibili di riscatto a una esosa classe di fanatici dell'ordine costituito che hanno nel prezzolato Clayton la loro arma segreta. Perduti i compagni assassinati proditoriamente dal sicario, Logan si vendicherà scannando Clayton nel sonno; dopodiché inizierà, si spera, un'onesta vita di rancherò allietata dalla presenza della figlia di Braxton, spregiudicatamente innamorata di lui. E' un western d'atmosfera che tra i molti luoghi comuni del «genere» rinunzia, purtroppo, ai più atti ad avvincere l'attenzione. Ma la mano del regista di Bonnie and Clyde si riconosce da molti particolari: la scioltezza solitaria e dolcissima con cui i cavalli galoppano nella pianura; l'uso sapiente (e insistito) delle scene notturne; la rilevata caratterizzazione dei due antagonisti, Clayton, un istrionico ed eccentrico Marion Brando, incrocio tra una vecchia signora e uno spretato, e Logan, un Nicholson ferocemente vispo e realistico. Ovviamente l'attenzione si accentra sulla presenza dei due divi, tra i quali si inserisce efficacemente l'esordiente Kathleen Lloyd, d'origine basca. Ma nel totale, e nonostante le cose buone, il film delude perché nasce da un'intenzione dissacratrice che intacca nella noia e nel preziosismo (quello sciamannato Brando, tutto di testa). I. p. Nicholson e Brando: due divi nel Far West

Luoghi citati: Missouri