L'inchiesta su Vicari

L'inchiesta su Vicari Telefoni spia L'inchiesta su Vicari (Dalla redazione romana) Roma, 26 ottobre. I magistrati romani Pizzuti e Sica hanno raggiunto la certezza che, clandestinamente, al ministero dell'Interno si spiavano uomini politici, industriali, professionisti e liberi cittadini. Nelle prossime settimane saranno interrogati e incriminati Angelo Vicari, capo della polizia dal 1960 al 1973, Federico D'Amato, capo dei servizi segreti del Viminale fino all'estate del '74. L'inchiesta è risalita ai « pesci » grossi dopo 4 anni di indagini, rallentamenti e insabbiamenti. Ora Angelo Vicari dovrà rispondere dell'accusa di peculato (appropriazione di denaro o di altri beni della pubblica amministrazione); per Federico D'Amato c'è anche l'accusa di intercettazioni abusive. In pratica, come metodo di indagini, al Viminale era stato attuato il sistema illegale (se non è autorizzato dalla magistratura) delle intercettazioni telefoniche. Allo scopo il ministero dell'Interno aveva ordinato ad una ditta italiana specializzata centinaia di microspie originali.

Persone citate: Angelo Vicari, Federico D'amato, Pizzuti, Vicari

Luoghi citati: Roma