Salta la prima panchina Cesena scarica Corsini

Salta la prima panchina Cesena scarica Corsini Salta la prima panchina Cesena scarica Corsini Suarez fra i candidati alla sostituzione - I motivi della decisione • Corsini non mangerà i tortellini a Natale - dicevano un mese la con sanguigna ironia i tifosi del Cesena, alla vigilia dell'incontro di Coppa Uefa contro il Magdeburgo. Già allora l'allenatore era caduto in disgrazia, la piazza aspettava un altro passo falso, pronta come sempre capita a chiedere la testa del responsabile tecnico. Poi venne la bella ma Inutile vittoria contro i tedeschi est ed I sostenitori romagnoli fecero finta di dimenticare amichevoli e Coppa Italia. Adesso c'è II campionato, pensarono, e II Cesena sarà un'altra cosa. Dopo tre partite però, e altrettante sconfitte, la decisione è stata presa. Giulio Corsini, dopo una riunione frettolosa e agitata del Consiglio di amministrazione, è sfato licenziato ieri all'una e mezzo del pomeriggio. E' stata la società stessa a darne notizia con un breve comunicato: poche frasi, i soliti riconoscimenti alla serietà professionale del tecnico, la decisione di affidare « temporaneamente » la squadra a Paolo Ferrarlo, trainer della Primavera. Poi il presidente Manuzzì, signore e padrone del Cesena, è corso in gran fretta a Milano, a cercare allenatore e rinforzi. I nomi che si fanno sono cinque: Helenlo Herrera, Rocco, Suarez, Tom Rosati e Maldini. Suarez gode al momento di maggior credito. Nei giorni scorsi, visto che Il licenziamento di Corsini era già nell'aria, circolava con Insistenza il nome di Parola ma la società romagnola si è affrettata ieri a smentire tutto. I candidati sono altri, ci penserà Manuzzi oggi o domani a dare annunci ufficiali. Giulio Corsini, dunque, è il primo allenatore di serie A a perdere il posto. Non sarà nemmeno l'ultimo, c'è da scommetterci, e tuttavia la notizia desta quanto meno meraviglia: sono state solo tre le partite di campionato, troppo poco invero per un licenziamento. Corsini, malgrado colpe vere o supposte, meritava ulteriori prove d'appello. Il trainer è al terzo esonero In quattro anni, quasi un record di sfortuna, un « marchio » che probabilmente inciderà a lungo sulla sua professione: nel '73'74, con l'Atalanta in serie B, lu sostituito da Heriberto Herrera, poi dopo un anno alla Sampdoria stessa sorte gli toccò alla Lazio, quando lasciò l'incarico a Maestralli. Corsini, dopo essere venuto a conoscenza della decisione, ha rilasciato dichiarazioni amare: « Lo ritengo un atto ingiusto — ha detto — perché a Cesena non sono mai riuscito a lavorare come avrei voluto. Pensavo ad una squadra con Pepe mediano ed avevo quindi chiesto alla società l'acquisto di un difensore per far avanzare Oddi libero, ma questo non è avvenuto. Volevo anche un attaccante, Zandoli cioè, e non l'ho ottenuto. Comunque auguro i migliori successi al mio sostituto. So che non sarà facile perché al Cesena l'ambiente non è fra i più tranquilli. Credo che il pubblico sia stato determinante nella decisione presa dalla società nei miei riguardi ». Corsini dunque imputa alla piazza gran parte della responsabilità del suo licenziamento, ma questo è vero solo in parte. A Cesena, in occasione della partita contro il Magdeburgo, avevamo raccolto pareri sempre coloriti, spesso contrastanti. I tifosi erano in agitazione, riconoscevano il momento delicato della squadra del cuore, cercavano rimedi efficaci: In questo quadro Corsini, per ragioni professionali e caratteriali, non godeva di eccessive simpatie, e tuttavia non veniva investito di tutte le responsabilità. C'era chi diceva che le colpe erano anche della società, e cioè di Manuzzi. per aver condotto una campagna acquisti più attenta al portafoglio che non al bene del Cesena. Queste cose a Cesena le pensano tuttora, ma I malumori, si sa, finiscono con il nuocere soltanto all'allenatore. In fin dei conti non è mai successo che il pubblico riesca a licenziare un presidente. Questione di potere. Adesso Manuzzi, dopo aver voluto l'allenatore e avergli dato il benservito, è corso al Leonardo da Vinci in cerca di rimedi. Senz'altro acquisterà trainer e rinforzi, e il tifoso sarà ancora una volta benevolmente accontentato. Ridarà speranze nuove, ma in questi casi le speranze tendono soprattutto a far quattrini. Carlo Coscia trainer Corsini

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