Tre esperienze da studiare

Tre esperienze da studiare Tre esperienze da studiare Francia: lotta contro i prezzi 17 milioni di abitazioni disponibili teoricamente. 8 milioni e 700 mila costruite dal 1945 al 1975. 1.600.000, con i oltre 6 milioni di vani, attuai- j mente inutilizzate. Regime degli affiti: a) affitti bloccati («lcyer taxé»), applicabili ad alloggi costruiti prima del 1948 nei comuni con più di 10 mila abitanti. Se l'alloggio viene migliorato | dal proprietario (bagno, tappezzerie ecc.) l'affitto può salire liberamente, b) affitti « moderati »: si applicano alle abitazioni dette Hlm (qualcosa di simile ai nostri Iacp) costruite con sovvenzioni statali, c) affitti con limite massimo: valgono per le abitazioni costruite con mutui agevolati, e corrispondono a una percentuale (7-9%) del valore dell'immobile riconosciuto ufficialmente, d) affitti liberi, vengono aumentati periodicamente in rapporto all'indice del costo delle costruzioni pubblicato dall'Insee (istituto di statistica). Canoni mensili: appartamento nuovo Hlm nella periferia di Parigi, ottenuto per assegnazione, 3 stanze e servizi, affitto 700 franchi mensili (circa 120 mila lire). La famiglia con entrate insufficienti può avere un sussidio-casa, fino a 200 franchi mensili. Appartamento « convenzionato » di tre stanze e servizi nella città satellite di Evry, a mezz'ora di treno dalla Gare de Lyon, 1200 franchi mensili, più di 200 mila lire. Affitto libero in un quartiere medio di Parigi, almeno 2000 franchi, 350 mila lire. Affitto libero nel XV Arrondissement per tre stanze e servizi, almeno mezzo milione di lire. Affitto bloccato nel XVIII, di seconda classe, 500 franchi mensili, circa 85 mila lire (casa in cattivo stato). Prezzi di vendita: la riforma in discussione tende a facilitare l'acquisto della casa, concedendo aiuti finanziari non più alla costruzione (« aide à la pierre ») ma alla famiglia. Il nuovo sistema è però congegnato in modo tale da favorire ancora una volta i ceti medi. Infatti la rata minima mensile prevista è di 850 franchi (più il versamen¬ to di una certa somma ini-, ziale) pari al 30-35% dell'en- ! trata media di una famiglia | operaia. La quota mensile non dovrebbe superare il 10-12%. La situazione attuale del mercato, in fase di ristagno, è illustrata da alcuni prezzi: appartamenti a Evry, con I mutuo agevolato, da 120.000 a 329.000 franchi (21-56 milioni di lire); appartamenti offerii da imprese private nel | XVIII Arrondissement, 100 mq. per l'equivalente di 50 milioni di lire; appartamenti definiti « medi » sul mercato libero, 6300 franchi il mq., versamento immediato di una somma pari a 20 milioni di lire e pagamento di 6753 franchi al mese (un milione e 100 mila lire) per 15 anni. Follìe di Parigi, ma in provincia non si sta molto meglio. Inghilterra: la mano pubblica Il patrimonio edilizio supera i 20 milioni di alloggi (79 per cento case unifamiliari), per il 52% abitati da proprietari e per il 31% affittati da enti pubblici a canoni sociali. Regime degli affitti: Le amministrazioni locali, gli enti pubblici, le associazioni senza fini di lucro calcolano gli affitti in base ai costi di costruzione escludendo il terreno (pubblico) e i valori di posizione. Il « Greater London Council » possiede 250 mila alloggi. I 6 milioni di villette e appartamenti dati in affitto da enti pubblici riducono l'incidenza del settore privato, in tutto 3.300.000 abitazioni. Il blocco dei fitti o « rent control » si applica alle case in cui l'inquilino vive da prima del 1957, se al di sotto di un certo valore catastale. L'equo canone, o «fair rent », si applica per nuovi contratti se l'immobile è al di sotto di un certo valore riconosciuto (1500 sterline di «rateable value»). Finora i casi di nuovo contratto con equo canone sono 733.000. L'affitto viene fissato da un impiegato pubblico tenendo conto dell'età dell'alloggio, dei servizi ecc., e dando per certo che sul mercato la domanda sia uguale all'offerta. In caso di controversia giudica un comitato locale. L'inquilino a equo canone non può essere mai sfrattato. La nuova legge per gli affitti ■( « The Housing Rents and Subsidies Act » 1975) migliora il meccanismo del « sussidio-casa » per le famiglie occupanti alloggi di proprietà di enti pubblici, obbligati a praticare affitti senza alcun profitto, o «reasonable rents». Canoni mensili: appartamento di 90 mq. con giardino a Thamesmead, sobborgo di Londra realizzato dal « Greater London Council », affitto sulle 80 sterline, circa 112.000 lire, riscaldamento e servizi compresi. Il sussidio-casa può far scendere il canone a 56 sterline (circa 80.000 lire). Nella « New Town » di Milton Keynes appartamento di 2 stanze, soggiorno, cucina, bagno, ripostiglio, affitto BOSS sterline mensili (52-60 mila lire). Affitto libero in un quartiere ricercato di Londra: da 200 a 300 sterline per un piccolo appartamento con poca luce, in una vecchia casa. Affitti da un milione di lire non sono eccezionali al mercato libero nel cuore di Londra. Prezzi di vendita: la nuova legge per gli affitti e i sussidi accorda agli enti locali sovvenzioni destinate a coprire la differenza fra costi e ricavi da vendite rateali a quote sociali (circa 1500 miliardi di lire l'anno). I prezzi del settore pubblico sono così molto più bassi di quelli del mercato libero. Nelle «New Towns» si vendono appartamenti di 90 mq. per 18-32 milioni di lire, a rate mensili (tener conto dei servizi e delle attrezzature sociali).

Persone citate: London, Lyon, Milton Keynes

Luoghi citati: Francia, Inghilterra, Londra, Parigi