Delitto Occorsio: arrestato 1 uomo della moto rossa di Silvana Mazzocchi

Delitto Occorsio: arrestato 1 uomo della moto rossa Sulla "pista nera,, di Mario Tuti Delitto Occorsio: arrestato 1 uomo della moto rossa E' un giovane elettrotecnico del gruppo neofascista "giustizieri d'Italia " - Per ora è detenuto soltanto perché era in possesso di una Colt 45 Roma, 23 ottobre. Primo arresto nell'ambito dell'inchiesta per l'uccisione di Vittorio Occorsio, il magistrato assassinato il 10 luglio scorso da un commando che si autodefinì di «Ordine nuovo», il gruppo neofascista fuorilegge dal '73. E' Gianfranco Ferro, un elettrotecnico di 27 anni; nella sua abitazione romana è stata sequestrata una pistola Colt 45: i magistiati lo hanno arrestato per detenzione abusiva di arma, ma lo hanno incriminato per «concorso nell'uccisione di Occorsio» con un avviso di reato. Gianfranco Ferro sarebbe il proprietario della moto Guzzi 850 rossa che il giorno del delitto, con due uomini a bordo faceva parte del commando che uccise il magistrato romano. Dopo essere stato interrogato per tutta la notte, Ferro è stato trasferito questa mattina a Firenze, nel carcere delle Murate. Oggi una decina di perquisizioni sono state effettuate nelle abitazioni di alcuni neofascisti romani e gli elementi raccolti sono al vaglio dei giudici fiorentini. All'arresto di Gianfranco Ferro, la magistratura è arri vata indagando sul gruppo fascista che faceva capo a Ma rio Tuti, l'autore della strage di Empoli. Gianfranco Ferro è nato a Taranto; a Roma è nullafacente da anni pur essendo diplomato in elettrotecnica. Saltuariamente ha lavorato in un'azienda di .elettrodomestici. Non è noto all'ufficio polìtico della questura né ha precedenti penali. Durante l'interrogatorio di questa notte, però, avrebbe confessato di aver fatto parte di alcune frange eversive di destra del genere dei «giustizieri d'Italia», un gruppetto considerato il braccio armato dei movimenti neofascisti. Al termine dell'interrogatorio, il giovane è stato messo a confronto con una persona, quindi è stato arrestato. La pista della « moto rossa » era seguita dagli inquirenti da tempo perché numerose testimonianze avevano segnalato la presenza di una Guzzi 850 sia sul luogo del delitto sia, nei giorni precedenti, nei pressi della casa dove abitava il magistrato. Ora la moto rossa, sequestrata ad Ascoli Piceno, è a disposizione della magistra- | tura. Alcune perizie sono state ordinate per stabilire se la vernice rossa con la quale sono dipinte alcune parti della Guzzi è la stessa contenuta in due bottiglie rinvenute in casa di Gianfranco Ferro. E' stato il caso a portare gli investigatori sulla strada giusta. Indagando sul gruppo fascista di Mario Tuti (Luigi Pappalardo è pubblico ministero anche in questa inchiesta), i magistrati si sono imbattuti in un traffico di moto di grossa cilindrata. Durante un controllo effettuato presso un'agenzia di compra-vendita a Roma, dove la polizia e l'ufficio politico si erano recati per rin! tracciare i compratori della moto, un impiegato riferì di averne venduta una verso la fine di luglio ad un giovane di nome Gianfranco Ferro che, in cambio della nuova, consegnò una Guzzi rossa 850. Ferro, in quell'occasione, aveva detto all'impiegato dell'agenzia che ritirava la nuova moto per conto di un ami co. Gli investigatori hanno allora seguito l'iter della Guzzi e l'hanno rinvenuta ad Ascoli Piceno; contemporaneamente hanno rintracciato l'indirizzo del Ferro, gli hanno perquisito la casa e lo hanno arrestato. Silvana Mazzocchi | !

Persone citate: Gianfranco Ferro, Luigi Pappalardo, Mario Tuti, Tuti

Luoghi citati: Ascoli Piceno, Empoli, Firenze, Italia, Roma, Taranto