Uccisa dalla stufa con la nipote venuta ad assisterla per la notte

Uccisa dalla stufa con la nipote venuta ad assisterla per la notte Pietosa fine di due donne in un alloggio di via Muriaglio Uccisa dalla stufa con la nipote venuta ad assisterla per la notte Da qualche giorno l'anziana vedova si lamentava per esalazioni di gas - La nipote la trova sofferente, telefona al marito: "Mi fermo a dormire con lei" - Trovate morte ieri mattina Tragedia In via Muriaglio 14. Una vedova di 78 anni, Albertina Borea, e la nipote Giovanna Bellina, 34 anni, venuta ad assisterla per la notte, sono morte nella notte, asfissiate dalle esalazioni di una stufa a metano. Soltanto a mattina inoltrata, preoccupata dal silenzio dell'alloggio attiguo una vicina ha dato l'allarme. Forzato l'ingresso è stata fatta la drammatica scoperta. Giovanna Bellina giaceva nel letto matrimoniale, il cadavere della zia Albertina era riverso nel corridoio, ad un metro dalla porta. Il medico legale ha accertato che la morte risaliva ad almeno dieci ore prima. «Già da alcuni giorni — ha detto agli agenti del commissariato S. Paolo Maria Fiorini, 77 anni, che occupa l'appartamento accanto a quello della Borea, al secondo plano — ta mia vicina si lamentava del cattivo funzionamento della sua stufa. Diceva che faceva puzza dopo un po' che era accesa, che entro 'la settimana avrebbe provveduto a farla riparare. Ancora ieri pomeriggio ne aveva parlato, aggiungendo di non stare bene, dì avere frequenti nausee e capogiri». Albertina si è lamentata del suo malessere anche con un cugino, Luigi Liva, 61 armi, residente a Pianezza in via Giolitti 12, senza però fargli cenno della stufa. Preoccupato il parente ha avvertito la nipote della donna, Giovanna Bellina, che abitava in via VlHagiusti 7 con il marito e una figlia di 11 anni. Mercoledì sera Giovanna è andata nel piccolo alloggio di via Muriaglio 14. Impressionata dall'aspetto sofferente dell'anziana zia ha deciso di trascorrere la notte con lei. «Albertina sta molto male — ha telefonato al marito Angelo, 39 anni — forse bisognerà ricoverarla in ospedale. illllllllllli llllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllll Ci penseremo domani, per adesso sto con lei. Bada tu alla bimba. Ti richiamo in ufficio ». Ieri mattina, come sempre, Maria Fiorini è andata a suonare alla porta della vicina. Nessuna risposta, nessun rumore dall'Interno. Insospettita la donna ha atteso qualche minuto poi ha avvertito altri inquilini. Nel frattempo è arrivato Luigi Llva: una breve pressione sull'uscio ed il battente si è dischiuso leggermente. «Non si apriva — ricorda Maria Fiorini — soltanto con un paio di spallate starno riusciti a llllllillllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllMIIII spalancarlo. Il corridoio era invaso da una puzza nauseabonda. Riverso proprio contro la porta c'era il corpo ormai inanimato della Borea. La nipote era a letto, è passata dal sonno alla morte, senza accorgersene. La povera Albertina si è resa conto del pericolo, ila tentato di raggiungere il pianerottolo. Ma, perché non ha gridato? Perché non ha battuto contro il muro della cucina? Avremmo potuto salvarla». Probabilmente, le sono mancate le forze prima di riuscire a dare in qualche modo l'allarme. IIIIIIII Illllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllll Albertina Borea uccisa dalla stufa a metano con la nipote

Luoghi citati: Pianezza