Problemi di sempre di Michele Fenu

Problemi di sempre Problemi di sempre Il primo Giro d'Italia in auto fu disputato 75 anni fa. Scopo: propagandare la nascente industria nazionale, dare un Impulso alla diffusione delle quattro ruote. Tanti i problemi da affrontare, dall'insufficiente rete stradale alla scarsità di distributori di benzina (che si vendeva in farmacia). Oggi parte un altro Giro d'Italia: moderno, razionale, Interessante, dotato di una formula valida, che unisce rally e velocità. Abbiamo autostrade, stazioni di servizio ad ogni angolo. La gara nasce come confronto In salita e In pista fra vetture di serie e « derivate », in cui le nostre Case hanno il ruolo di favorite. Ma per l'auto i problemi restano, ancora più gravi di allora, come ha sottolineato Emilio Chrlstillln, presidente dell'A. C. Torino, presentando II Giro Insieme con Gino Valenzano e Lorenzo Aimaretti. « Ancora una volta — ha detto Chrlstillln — la nostra gara si svolge in un clima di austerità, all'indomani di provvedimenti che mortificano la nostra industria e, di riflesso, lo sport del volante ». In tali circostanze questa corsa che nasce nella città della tanto vituperata e salassata automobile si pone come atto di fiducia e di speranza. Le gare non sono soltanto un fatto spettacolare, ma l'espressione di un lavoro, di un impegno e di una passione che assicura il pane quotidiano a migliala di operatori. E già c'è il disegno di fare per il '77 un Giro più grande e più bello, con partenza da Palermo, non per megalomania, ma nella speranza che la situazione cambi. Una speranza legittima: le corse sono simbolo di coraggio e lealtà (anche se in F. 1 troviamo antipatiche eccezioni), e molti oggi e domani dovrebbero Isplrarsi a queste qualità. Michele Fenu

Persone citate: Emilio Chrlstillln, Gino Valenzano, Lorenzo Aimaretti

Luoghi citati: Italia, Palermo, Torino