Ma anche all'estero le cose vanno male

Ma anche all'estero le cose vanno male Ma anche all'estero le cose vanno male New York, 16 ottobre. (a.) Contrasti ed Irregolarità a Wall Street ma aria più combattiva su un fondo più resistente. Forse non si tratta che di reazioni tecniche risentendo il mercato della pausa più lunga del previsto nel processo di espanslone economica; l'esito delle elezioni presidenziali di novembre e la minaccia di un rialzo dei prezzi pctroPfer.' costituiscono due incognite che pesano non poco sulla tendenza. Perduta quota 950 la media Dow Jones fatica a riguadagnarla e ha chiuso a 937 in ribasso dell'1,6 per cento sul 952,38 dcll'8 ottobre e dopo essere salita mercoledì a 948,3 dal 932,35 del nini-...) prima. La spinta al rialzo era stata facilitata dal netto miglioramento riscontrato nella fiducia dei consumatori e dalle prospettive a breve molto favorevoli per le spese al consumo. PARIGI: sfiducia (c.) In preda ad una delle più gravi crisi di fiducia di quiesti ultimi anni la Borsa ha vissuto martedì una delle sedute più nere della sua storia. La perdita media del 3 per cento è arrivata per alcuni titoli al 9 per cento; rispetto all'inizio dell'anno la quota è scesa del 22 per cento. Una leggera ripresa nelle ultime due riunioni ha permesso all'indice dei valori francesi di chiudere a 78,4 contro l'81,04 dell'8 ottobre e il 77,4 di mercoledì. ZURIGO: declino (n.) L'irregolarità della scorsa settimana si è tradotta in decisa tendenza al ribasso. Da un venerdì all'altro l'indice generale ha perduto il 2,8% scendendo da 291,3 a 283,2 di venerdì ma nel complesso le prospettive sono buone. Gli utili delle società I miglioreranno sensibilmente nel 1976 e nel 1977. La ripresa della j economia non è stata ancora ani tlcipata dal mercato e le azioni ! svizzere continuano a rappresenI tare per gli stranieri uno dei po; chi modi di investire capitali in , Svizzera, ma è opinione generaI le che per muoversi al rialzo la i Borsa attende di vedere cosa suc! cede oltre l'Atlantico. | FRANCOFORTE: ribasso I (m.) Terza settimana consecu! Uva di ribasso. La debolezza di ì Wall Street e la continua rivalu| tazlone del marco sono fra i fatI tori che hanno maggiormente inI fluenzato la tendenza. Le perdite più sensibili si sono infatti i avute fra le azioni delle società '■ orientate all'esportazione. AncoI ra una volta l'intervento dei granI di operatori istituzionali ha ari ginato le cedenze generali men| tre la clientela privata si è fati ta viva solo per alleggerire le I proprie posizioni e gli investitori esteri sono trattenuti dall'alj to prezzo del marco. L'indice degli industriali ha chiuso venerdì a 132,73, nuovo minimo dell'anno, con un calo del 3,9 per cento sul 138,04 dell'8 ottobre. LONDRA: battuta d'arresto (b.) Battuta d'arresto nella corsa al ribasso. Una settimana di ampie oscillazioni si è chiusa con un nulla di fatto. L'indice Financial Times degli industriali segnava venerdì 292,9 contro il I 292,7 dell'8 ottobre e il 286,1 di lunedì; di fronte alla ridotta prò-1 duzione industriale in agosto, all'aumentato deficit della bilancia commerciale in settembre e alla persistente debolezza della sterlina è già molto che la Borsa abbia trovato la forza di reagire anche se gran parte della reazione è stata di natura tecnica.

Luoghi citati: Francoforte, Londra, New York, Parigi, Svizzera