Accusata di favoreggiamento la madre della quattordicenne uccisa a Genova

Accusata di favoreggiamento la madre della quattordicenne uccisa a Genova Drammatica svolta nelle indagini sul tragico episodio Accusata di favoreggiamento la madre della quattordicenne uccisa a Genova (Dal nostro corrispondente) Genova, 15 ottobre. (g.b.) Improvvisa svolta nell'inchiesta del sostituto procuratore Mario Sossi sulla tragica morte di Luisa Seminara, la ragazza di 14 anni ferita venerdì sera da un colpo di fucile esploso da un vicino di casa, Angelo Derosa, e morta dopo tre giorni di agonia all'ospedale di San Martino: la madre della ragazza, Graziella Seminara, è stata incriminata per favoreggiamento. Contro la donna, per il momento, il dottor Sossi non ha attuato alcun provvedimento restrittivo della libertà. Inoltre, l'omicidio sarebbe stato compiuto per nascondere una triste vicenda di cui la giovane Luisa sarebbe stata oggetto, una corte serrata da parte dell'omicida già legato da una relazione alla madre della ragazza. La decisione del magistrato è stata presa nella tarda serata di ieri, al termine di un lungo interrogatorio cui Graziella Seminara è stata sottoposta in procura: la donna ha sostanzialmente mutato la prima versione che aveva dato del tragico fatto e ha ammesso che era stata costretta dal Derosa a mentire, nel corso dei primi interrogatori. La posizione del Derosa, un manovale di 26 anni, sposato e padre di due figli, si è quindi aggravata, secondo quanto ha ammesso lo stesso dottor Sossi; l'accusa a suo carico è di omicidio volontario. La drammatica vicenda è di una settimana fa. Graziella Seminara, che abita a Cornigliano, nella zona di ponente della città, con la figlia Luisa e altri due bambini più piccoli, sale dal suo alloggio a quello della famiglia Derosa per assistere agli spettacoli televisivi. Ancora incerta è la dinamica del fatto, ma ad un certo momento dal fucile che Derosa ha imbracciato parte un colpo che ferisce Luisa al capo. Tre giorni dopo, la ragazza muore. La prima versione che Graziella Seminara dà alla polizia è che la figlia è caduta su dei cocci di vetro mentre andava a depositare in strada il sacchetto della spazzatura, poi di fronte all'evidenza dei fatti parla della fucilata, sostenendo che però si tratta di una disgrazia, che il colpo è partito accidentalmente. Piano piano, però, la verità viene a galla. La donna ammette che Derosa ha prima puntato l'arma contro di lei, poi contro la figlia, dicendo «adesso sparo». Di qui l'accusa di omicidio volontario per Derosa. Ma nella vicenda vi sono altri punti oscuri: perché, oltre alla prima versione falsa, il corpo di Luisa Seminara è stato portato nel suo alloggio, e si è cercato di far sparire le tracce di sangue dall'abitazione del Derosa? Il dottor Sossi e la polizia non parlano, ma da alcune in discrezioni trapelate in questura si è appreso che tra Derosa e Graziella Seminara vi sarebbe stata una relazione amorosa. L'omicida, però, avrebbe poi messo gli occhi anche sulla giovane Luisa, e avrebbe tentato di violentarla (questo spiegherebbe le ecchimosi sulle braccia e sulle gambe). La sera del fatto, Luisa aveva intenzione di raccontare queste cose alla madre, e per questo Derosa avrebbe imbracciato il fucile e avrebbe sparato, cercando poi di mascherare l'omicidio con una messa in scena grazie all'aiuto di Graziella Seminara.

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