Tutti a caccia della Sinudyne di Giorgio Barberis

Tutti a caccia della Sinudyne Domani il via al basket Tutti a caccia della Sinudyne Tom Kozelcko, 2,05, proveniente dalla squadra « prò » dei Washington Bullets, straniero della Gbc Lazio, e Luciano Vendemini, 2,12, « torre » del campionato, da quest'anno in forza alla Chinamartini, si contenderanno domani il primo pallone del campionato '76-77 di basket. La televisione trasmetterà le fasi di questa partita, che è stata anticipata alle 15,15 proprio per permetterne la ripresa In diretta. Inizierà così la sfida alla Sinudyne che, come ha giustamente osservato il suo allenatore Dan Petterson, non potrà più godere del fattore sorpresa per arrivare al titolo. D'altronde quest'anno a rendere diverso II campionato contribuiscono due fattori, la nuova formula ed il tesseramento da parte di una dozzina di squadre dei cosiddetti oriundi, ossia di giocatori italiani provenienti da federazione straniera. CRITICHE — Prima che inizi il campionato sarà bene dunque osservare due cose che lasciano perplessi circa le « novità ». Se infatti si preannuncia molto interessante il finale del campionato con i play-off non altrettanto si può dire della prima fase del torneo, la cui formula è rimasta invariata. Anzi alcuni allenatori (segnatamente il varesino Gamba) hanno già dichiarato che tutto sommato converrà arrivare terzi nella prima fase. Pur confidando nel senso di responsabilità dei giocatori è già facile ipotizzare che ci saranno partite i cui risultati lasceranno lunghi strascichi polemici che certo non faranno del bene al basket. A questo si aggiunge la nuova norma per gli « oriundi »: Federazione e Lega si scaricano vicendevolmente la responsabilità sul « no » al secondo straniero e sul « sì » all'oriundo, con il risultato che si sono aperte di fatto le frontiere a elementi di dubbio valore e che a farne le spese saranno giocatori italiani. Tanto valeva a questo punto accettare il secondo straniero. EQUILIBRIO — Dodici sono le squadre che si sono assicurate le prestazioni di un « oriundo • e questo potrebbe creare maggiori equilibri, sia nell'A 1 (dove le tre bigs, Sinudyne, Forst e Girgi non lo hanno), sia nell'A 2, con due (Brina e Cinzano) delle quattro maggiori pretendenti ai due posti nei play-off che se lo sono assicurato. In quanto all'americano c'è un particolare curioso: nell'A 1 ben nove squadre hanno cofermato quello dello scorso anno, mentre nell'A 2 tutte e dodici le squadre si sono affidate ad un elemento nuovo: soltanto la Chinamartini con Grochowalski, la Cosatto Napoli con Holcomb e II Trieste con De Vries si sono affidati ad elementi già noti. ARBITRI — Le nuove regole che tendono a proteggere maggiormente l'attaccante creeranno probabilmente qualche problema In più agli arbitri. « Noi non dobbiamo dimenticare I grossi Interessi che sono in ballo in ogni singola partita — diceva l'imolese Dal Fiume il mese scorso a Sanremo in occasione del raduno dei "fischietti" — e per questo dobbiamo cercare di dare sempre II massimo. Però è necessario che tutti si mostrino sereni nel loro giudizio: un nostro errore può essere grave, ma difficilmente è determinante ». Ed al proposito molte perplessità lascia la cosiddetta « area di parcheggio », ossia II posto dove è stato relegato un certo numero di arbitri le cui prestazioni lo scorso anno hanno suscitato delle critiche. Con che animo le squadre accetteranno uno di questi direttori di gara? VINCI — Dice il presidente federale Vinci che II problema di una giusta sistemazione della classe arbitrale è tra i provvedimenti più urgenti che occorre prendere. Ma lo stesso Vinci, d'altronde, rimanda a dopo l'elezione del nuovo Consiglio federale le decisioni da prendersi. « Rispetto al congresso di Chianciano che ci demandò Il mandato — spiega Vinci — noi riteniamo di aver fatto quanto ci eravamo proposti. Adesso bisognerà vedere se verremo confermati per il prossimo quadriennio: allora saranno esaminati i vari problemi ». CAMPI — Tornando al campionato va ancora segnalata la difficile situazione venutasi a creare per un paio di squadre, e cioè la Snaidero e il Fernet Tonic, entrambe nel guai per il campo di gara. Ma mentre i bolognesi hanno ottenuto la deroga ad anticipare le loro partite interne al sabato in modo da non «interferire» negli impegni di Sinudyne e Alco (si era anche detto che il Fernet Tonic avrebbe dovuto cercarsi un'altra sede), ben più grave si mostra il problema della Snaidero. Il Palazzetto di Udine, infatti, viene ritenuto pericoloso in caso di nuove scosse telluriche, per cui la squadra forse dovrà giocare le prime partite casalinghe a porte chiuse. Una risoluzione dolorosa, ma inevitabile per non falsare il campionato (giocando tutto il girone d'andata in trasferta), o creare problemi ad altre società (ad esempio trasferendosi a Trieste). La Girgi giocherà invece le prime tre partite interne in campo neutro (domani sarà quello di Bergamo): ma si tratta soltanto della conseguenza di una squalifica inflitta al campo varesino nello scorso torneo. Giorgio Barberis

Persone citate: Brina, Cosatto, Dal Fiume, De Vries, Forst, Holcomb, Luciano Vendemini, Petterson

Luoghi citati: Bergamo, Gbc Lazio, Napoli, Sanremo, Trieste, Udine, Washington