Quando si paga l'lva due volte

Quando si paga l'lva due volte Le assicurazioni e i risarcimenti agli infortunati Quando si paga l'lva due volte Si parla molto della proposta di abolire l'Iva sulle prestazioni mediche. A parte ogni considerazione sul problema dell'evasione (la «detrazione», col sistema tributario italiano, interesserà solo una minoranza perché la massa dei lavoratori dipendenti, che ha già pagato le tasse sulla busta paga non farà certo la denuncia del redditi solo per chiedere un improbabile minlrlmborso, e quindi il risultato indiretto di costringere a fatturare ogni visita è assai dubbio) il provvedimento, se attuato, costituirà un alleggerimento per le assicurazioni che non dovranno più pagare il 12 per cento in più quando risarciscono le spese agli infortunati. Si tratta però di una goccia in confronto all'onere derivante dall'evasione dell'Iva per le riparazioni degli autoveicoli. Anche qui è generalizzato (con l'eccezione delle grosse ditte, delle filiali e concessionarie) il sistema di chiedere il 12 per cento in più per l'Iva soltanto quando il cliente richiede fattura. Ciò è illegale tanto se lo fa il medico quanto se lo fa il carrozziere, anche se è lo Stato a dare il cattivo esempio applicando lo stesso sistema. Infatti se si chiede la fattura con Iva per un biglietto ferroviario, vagone letto, eccetera, 11 12 per cento viene aggiunto all'importo pagato da chi chiede fattura. Nel caso di vendite o prestazioni artigianali a privati, l'Iva deve Invece esser sempre addebitata e, se non è chiesta fattura, è compresa nel prezzo. Di fatto si è tenuto conto anche di questo elemento di costo nell'accrescere il prezzo del «costo orario» delle lavorazioni, che è almeno triplicato in questi ultimi anni. Pertanto, a rigore di legge, chi ha pattuito una somma di 100 mila lire per una riparazione, in caso di richiesta di fattura dovrebbe ottenerla in questo modo: Importo della riparazione 89.300 più Iva di 10.700 lire al 12 per cento, totale 100.000 lire (il meccanismo di calcolo è semplice anche se leggermente approssimato, perché si conteggia sul lordo una percentuale del 10,70 per cento stabilita per legge ap¬ punto per le ipotesi di vendita a prezzo comprensivo di Iva). Se invece il carrozziere pretende 1UU mila più 12 mila di Iva aggrava ingiustificatamente il costo di una riparazione nel cui conteggio si era già tenuto conto dell'Incidenza della tassa. La fa insomma pagare due volte al cliente. Inoltre è chiaro che chi usa questo sistema evade il fisco e non segue la norma che imporrebbe di registrare e assoggettare ad Iva (appunto nella misura del 10,70 per cento sul lordo) tutti i compensi incassati senza fattura. Il fenomeno è largamente diffuso e le stesse assicurazioni, non riuscendo a combatterlo, finiscono col rinunciare a chiedere la fattura, anzi a raccomandare di farsi fare un semplice preventivo. Ma su un preventivo è più facile e meno rischioso «gonfiare» le cifre, soprattutto Indicare sostituzioni di materiale che non verranno fatte: la compagnia finisce In genere col pagare più del giusto e l'Iva, ovviamente t non viene versata da nessuno. g. al.