Trentamila soci a Torino scelgono le sale d'essai

Trentamila soci a Torino scelgono le sale d'essai Il pubblico cinematografico e i "circuiti alternativi,, Trentamila soci a Torino scelgono le sale d'essai (s. c.) Trentamila soci, ottocentomila presenze nelle cinque sale d'essai cittadine per la passata stagione. L'Aiace (Associazione italiana cinema d'essai) di Torino ha chiuso il suo settimo anno di attività con un favore crescente di pubblico. La garanzia di un programma qualitativamente selezionato, la politica dei prezzi contenuti nei locali dell'Associazione e l'ulteriore sconto del 50 per cento sul costo del biglietto per i tesserati, sono insieme le ragioni di questo successo che non trova conlronti in nessun'altra città d'Italia. La fortuna dell'Aiace torinese è soltanto un episodio particolarmente vistoso di una tendenza ormai diffusa a ricercare diversi e più economici circuiti di programmazione cinematografica ai margini delle tradizionali e costose sale di prima visione, spesso troppo indulgenti al prodotto mediocremente commerciale. L'Aiace come i vari Cinestudio, Movie club, Filmstudio, Filmstory, Cine Accademie ecc. ecc., si presentano, almeno in apparenza, con un più sicuro scudo « a protezione del consumatore ». Gli studenti e i giovani in genere danno il loro consenso a questo tipo di iniziative e affollano numerosi i cinema con un « marchio » distintivo di qualità trovando anche pellicole di prima visione a costi dimezzati rispetto ai livelli medi raggiunti dal mercato. Per rispondere alla crescente domanda degli spettatori i programmi dell'Aiace torinese saranno ampliati nei programmi e nelle prospettive di « intervento » sulla città attraverso i quartieri, la scuola, e la collaborazione con altri gruppi culturali cittadini. Lo ha annunciato il presidente dell'associazione, Federico Peiretti, durante una conferenza stampa. « La nostra ottica ora non è più quella del " miglior cineclub torinese " — ha detto —. Con trentamila soci e ottocentomila presenze, aumentano i problemi, i progetti c le ambizioni culturali del gruppo ». Dopo il Centrale, il Puntodue, l'Eridano, lo Zela e il Cinecittà di Chivasso, il numero delle sale d'essai è arrivato a sei unità con la recente entrata in funzione dell'Artisti, in via G. di Barolo 24, che dedicherà principalmente la sua programmazione ulte esigenze della vicina università e nei week-end al quartiere. In allestimento anche il Kino Studio, una saletta di 200 posti ricavata in via Principe Amedeo, sotto Palazzo Carignano, dagli ex magazzini dello Stabile. Il Kino Studio, che sarà pronto verso la metà di novembre, nasce dalla collaborazione dell'Aiace con l'Unione Culturale. Scopo del piccolo cinematografo è di portare a Torino tanti film, esclusi dal mercato, che soltanto i frequentatori dei festival hanno il « privilegio » di poter conoscere. La sala si propone anche di trovare un nuovo rapporto con il pubblico della scuola. Iniziativa che si aggiunge al progetto Aiace di fornire alle scuole un « Catalogo » critico dei film reperibili insieme con un « Centro di coordinamento » per risolvere i problemi degli insegnanti che vogliano organizzare cicli cinematografici o proiezioni per i loro studenti. « Operazione culturale che sarebbe ancor più facilitata — ha ricordato Peiretti — da una Cineteca Regionale di pellicole 16 millimetri, di cui si sente inderogabile l'esigenza ». Tra i programmi più prossimi una rassegna di nuovi film tedeschi che l'Aiace ha organizzato con il Goethe Institut. Quattro titoli a partire dal 20 ottobre, alta Galleria d'Arte moderna, ore 21: da Effi briest di Fassbinder, a Alice nella città di Wenders, a L'abbrutimento di Franz Blum di HaufJ, a Lina Braake di Sinkel. Tutte le pellicole hanno sottotitoli in italiano. Qualche anticipazione sulle « prime visioni » che si vedranno durante la stagione al Centrale d'essai: Foreplay di Avildsen, La Marquise d'O di Rohmer, Dorotea di Fleischmann, Lumière della Moreau, il flauto magico di Bergman, La notte di San Giovanni di Sanjines, Una maledetta piccola squaw di Starret e Orfeo 9 di Tito Schipa jr., un musical pop italiano sul mito di Orfeo.

Luoghi citati: Barolo, Chivasso, Italia, Torino