Andò a cercare l'amica fu sorprese dal marito

Andò a cercare l'amica fu sorprese dal marito Storia di un amore e di una rivoltella Andò a cercare l'amica fu sorprese dal marito Il padrone di casa pescò il rivale sul balcone: "Mi minacciò sparando un colpo di pistola" - L'imputato assolto in tribunale e scarcerato Per troppo amore ha rischiato un brutto quarto d'ora, prima a tu per tu con il marito dell'amata e ieri in tribunale per un colpo di pistola esploso nel « momento della verità » quando i due rivali si sono trovati l'uno di fronte all'altro. Imputato Salvatore Calautti 25 anni; sul fronte opposto l'amante Anna Panucci, 24 anni ed il marito di questa Francesco Lucia, 28 anni. Tipico canovaccio per una delle mille storie simili: una coppia dì coniugi giunti dalla Calabria, felici e contenti finché non compare all'orizzonte l'intruso Calautti, conterraneo e vicino di casa. « E' stato come un fulmine a del sereno » hanno spiegato con totale sincerità gli amanti. Ma veniamo all'epilogo. La notte del 24 settembre scorso Francesco Lucia è svegliato di soprassalto da un insistente bussare alla « gelosia » del balcone di casa, al piano rialzato dì via Venaria 79. Si alza, con gesto rapido apre la finestra e scorge un uomo nascosto sotto un tavolino. Lo afferra senza indugi e lo trascina alla luce: « Ancora tu: quando deciderai di lasciarci in pace? ». E' il Calautti salito sul balcone per sbirciare a letto Anna che non vede da un paio dì settimane. « Non ce la facevo più, volevo aver notizie della signora » si è giustificato il giovane davanti ai giudici della prima sezione penale del tribunale (pres. Pennello, p.m. Notarbartolo, cane. Penna). Tanta pena e desiderio vanno ricercati nel fatto che la donna era da poco reduce da una maternità (era nata la terza figlia). Anna glielo aveva detto: « Per un po' di giorni non potremo vederci, porta pazienza ». Lui però, innamorato e impaziente, non se l'è sentita di aspettare tanto. La reazione del marito, che non ignora la tresca (« Ho cambiato anche alloggio sperando che quello li la finisse di corteggiare mia moglie ») si esprime con quattro ceffoni ed una telefonata in questura. Quando la polizia arriva trova fuori di casa il Calautti che se la sta battendo «con le scarpe in mano ». Il Lucia informa gli agenti: « Mi ha minacciato sparando un colpo di pistola che è finito contro il soffitto ». L'arma, priva di matricola, è trovata sotto il cuscino di una poltrona. « Macché pistola, ne ho una ma denunciata e non l'avevo in tasca » si è difeso l'imputato; una tesi sostenuta con efficacia dal difensore avv. Geo Dal Fiume tant'è che il tribunale l'ha accol ta assolvendo il Calautti ed ordinandone la scarcerazione. L'enigma sul colpo di pistola, però, rimane. Salvatore Calautti, 25 anni

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