A Milano i sindacati in dissenso

A Milano i sindacati in dissenso A Milano i sindacati in dissenso Milano, 11 ottobre. La proposta di uno sciopero generale provinciale per protestare contro le misure varate dal governo Andreotti, avanzata nei giorni scorsi dalla Cisl e dalla Uil, è stata bocciata oggi durante la riunione della segreteria unitaria. A passare dalla parte della Cgil, da sempre contraria all'agitazione, sono stati gli esponenti della Cisl, che sabato avevano assicurato a Loris Zaffra, segretario provinciale Uil, l'appoggio alla linea «dura». Al termine dei lavori, Zaffra non è apparso rassegnato alla sconfìtta. «Resta il fatto — ha dichiarato — che la base non è d'accordo con questa linea di accettazione dei sindacati nei confronti del governo. E' chiaro, comunque — ha aggiunto — che nella riunione di giovedì del direttivo nazionale dovranno essere accettate le istanze dei lavoratori altrimenti saremo costretti a prendere decisioni locali, magari in contrasto con la linea nazionale». Questa affermazione di Zaffra ha avuto subito un seguito quando l'esponente della Uil si è recato alla riunione dei sindacati regionali, cercando di far passare la linea favorevole allo sciopero. In questa riunione, conclusasi a tarda sera, c'è stato un colpo di scena: i rappresentanti della Cisl lombarda si sono pronunciati a favore dello sciopero al contrario dei loro colleghi della segreteria provinciale. Si è acceso una vivace dibattito che ha visto comunque gli esponenti della Cgil irremovibili dalle loro posizioni fermamente negative. Al termine della riunione non è stata presa nessuna decisione. La riunione di stamane svoltasi nella sede della Cisl si è conclusa con un comunicato, frutto di un compromesso, in cui si afferma l'esigenza «che l'irrinunciabile obiettivo di contrastare il processo inflazionistico anche attraverso misure che comportano oneri non lievi per milioni di lavoratori, deve essere assolutamente finalizzato e accompagnato da misure contemporanee di rilancio produttivo e di sviluppo dell'occupazione, che siano il segno tangibile di una reale volontà politica di muoversi sul terreno più volte indicato dai sindacati ». La segreteria milanese della federazione Cgil-Cisl-Uil conclude invitando le segreterie nazionali «ad assumere immediatamente un organico piano di lotta e di mobilitazione che ponga con la massima chiarezza gli obiettivi che il movimento intende perseguire in questa fase: sia per contrastare alcune inaccettabili decisioni del governo in materia tariffaria e fiscale (come l'aumento della benzina fatto senza tener conto delle richieste sindacali] sia per ottenere alcune importanti misure a breve termine sul fondo di riconversione industriale, sull'agricoltura, sul Mezzogiorno, sulla politica della casa e l'equo canone e sull'occupazione giovanile». A mettere in evidenza i dissensi che già si stavano delineando tra le confederazioni erano giunte la scorsa settimana alcune manifestazioni decise autonomamente da gruppi di operai. Allo stabilimento Alfa Romeo di Arese, giovedì durante le assemblee in occasione dello sciopero generale nazionale alcuni dirigenti sindacali sono stati contestati, soprattutto, quando avevano affrontato il tema degli aumenti delle tariffe dei servizi pubblici e della benzina all'esame del governo. Secondo alcuni esponenti della Firn (Federazione lavoratori metalmeccanici), questo episodio dimostrava «il profondo disorientamento dei lavoratori sulla linea assunta dal sindacato». Altri episodi ancora stamane. Brevi blocchi interni si sono avuti alla Breda Termomeccanica di Sesto San Giovanni e alla Fargas di Novate Milanese. Si sono fermate e hanno votato ordini del giorno anche la Fiat-Om, la Lamprom, la Sampas, la Gottardo Ruffoni, la Falck Vittoria, la lime, la Carboloid, la Crouzet, la Cge, la Banfa (con blocco dalle 10,30 alle 11,30 della statale varesina), l'Ibi e l'Archifar in zona Giambellino (con blocco della circonvallazione esterna di Milano per alcune ore) e la Singer. La «rabbia» per l'ulteriore aumento della benzina si è manifestata negli ultimi giorni anche con una serie di attentati a distributori di carburante. Cinque da sabato sono stati i chioschi presi di miMarzio Fabbri ra.

Persone citate: Andreotti, Crouzet, Falck Vittoria, Fargas, Gottardo Ruffoni, Loris Zaffra, Sampas, Singer, Zaffra

Luoghi citati: Arese, Milano, Novate Milanese, Sesto San Giovanni