Trionfo Lancia Stratos Primo è Waldegaard
Trionfo Lancia Stratos Primo è Waldegaard Davanti a Munari, Pinto e Toni Trionfo Lancia Stratos Primo è Waldegaard (Dal nostio inviato speciale) Sanremo, 9 ottobre. Tre macchine ufficiali alla partenza, tre all'arrivo ai primi tre posti ed una quarta piazzata subito dopo per merito di un privato è un grosso successo, a qualsiasi livello. Se poi questa affermazione vale anche, in pratica, il titolo mondiale marche, il terzo consecutivo e quarto in cinque anni, è difficile trovare aggettivi che diano un'idea esatta dell'impresa della Lancia al rally di Sanremo. Il tutto basterebbe persino per • uccidere • l'interesse di una gara, ma la casa torinese ha avuto anche un altro merito, quello di creare il brivido fino all'ultimo istante. C'è riuscita imbastendo una gran lotta fra I suol due migliori piloti, Waldegaard e Munari, con un meccanismo che ha salvato gli interessi del team ed ha costretto coloro che hanno seguito la corsa a stare con occhi ed orecchie aperti anche quando, dopo una notte insonne, avrebbero preferito andare a dormire. Non vogliamo tenere i lettori sulle spine, cosi come lo siamo stati noi, sino in fondo, e diciamo subito che il rally l'hanno vinto Bjorn Waldegaard e Hans Torszelius. Munari e Malga si sono classificati alle spalle dei due svedesi, staccati di 4 secondi. Un'inezia ma è bastata perché il « drago » non si aggiudicasse la prova, malgrado i pronostici lo volessero come il gran lavorilo. Ma come si è determinata questa classifica, dopo che alla partenza per la seconda tappa, il pilota veneto era in vantaggio di 31 secondi? Tutto si è deciso nell'ultima delle dieci prove speciali in programma. Al via Cesare Fiorio. responsabile della squadra Lancia aveva parlato chiaro: « Nessuna battaglia suicida — aveva detto — perché abbiamo la necessità di far prendere il minor numero di punti possibili ai nostri avversari. Rimanete quindi, se possibile, alla pari e vi giocate il rally nell'ultima prova, quando avrete la possibilità di scatenarvi al massimo ». Munari e Waldegaard. seppure a denti stretti hanno obbedito. Hanno fatto l'impossibile per rimanere in parità, anche se di prova in prova uno sopravanzava l'altro. Alla speciale conclusiva, sul colle di Langan, I due piloti sono giunti staccati di soli quattro secondi, con Waldegaard in testa. Cosa ha fatto allora Cesare Fiorio? Ha lasciato partire regolarmente Munari che aveva il numero I e al momento del via ha tenuto fermo Waldegaard per quattro secondi. In questa maniera i due piloti sono stati messi sullo stesso piano. Inutile dire cosa hanno combinato Sandro e Bjorn su e giù per il colle Langan. Le Stratos sono parse agli spettatori come due saette. Alla fine i cronometri hanno dato il responso: 14' e 32 secondi per entrambi i piloti. Incredibile. Questo risultato però ha fatto spostare l'ago della bilancia a favore di Waldegaard. In realtà inlatti, avendo ottenuto lo stesso tempo di Munari, lo svedese ha mantenuto I quattro secondi di vantaggio che aveva sul rivale. In sostanza il pilota nordico, essendo stato trattenuto per I fatidici quattro secondi al via, mentre il cronometro già viaggiava, ha impiegato a percorrere la prova 14.28 secondi e si è meritato il successo. Al traguardo, nel tripudio della lolla, il freddo Waldegaard aveva quasi le lacrime agli occhi per la gioia e un sorriso cosi largo che quasi non gli stava sul volto. Non ha fatto molti commenti. Per lui ha parlato il suo • navigatore ». Hans Torszelius: « Abbiamo vinto — ha detto — sportivamente ». Sul piano sportivo. Infatti, nulla da eccepire. E' su quello umano che ci permettiamo di avere qualche dubbio. Probabilmente il più sportivo di tutti è stato proprio Sandro Munari che ha accettato di gareggiare in quella situazione, per lui del tutto sfavorevole. Un • purosangue ' come Munari non può infatti correre trattenendo la voglia di battersi, di spingere al massimo sull'acceleratore. Munari era nervosissimo, quasi disperato. Al contrario di Waldegaard che, concentratissimo, ha saputo battere il rivale più che nel rally, in una specie di guerra dei nervi. Cristiano Chiavegato Classifica: 1) Bjorn WaldegaardHans Torszelius (Lancia Stratos Alitali a) in- 10 ore 27'40"; 2) Munari-Malga (Lancia Stratos AlitaHa) a 4", 3) Pinto-Bernacchini (Lancia Stratos Alltalia) a 5'33"; 4) Tony-Mannini (Lancia Stratos) a 31'42": 5) Ballestrieri-Maiga (Opel GTE Cornerò) a 46'0S"; 6) Lorenzelli-Necco (Fiat 124 Abarth) a 52'49": 7) OrmezzanoRudy (Opel GTE Conrero) a 1 ora 8'11", primi gr. 2; 8) Lucky-Braito (Opel GTE Conrero) a 1 ora 21'01" primi gr. 1; 9) Gardavot-Roux (Porsche Carrera) a 1 ora 27'52", primi gr. 3; 10) Presotto-Perissinot (Opel GTE Conrero) a 1 ora 30'23". Waldegaard ha superato nel finale Sandro Munari
Luoghi citati: Sanremo
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