Pecci, il guascone con scudetto torna a Bologna senza rancore

Pecci, il guascone con scudetto torna a Bologna senza rancore Oggi il Torino "osservato,, dal trainer tedesco Lattek Pecci, il guascone con scudetto torna a Bologna senza rancore (Dal nostro inviato speciale) Parma, 9 ottobre. -Patrizio sei o non sei il mio gregario? E allora portami un bicchier d'acqua- ordina, con un sorriso, Eraldo Pecci a Sala II che provvede immediatamente alla bisogna. Scanzonato, sempre in vena di battute argute, Pecci è un po' l'Altafini del Torino. Con la sua allegria contagia l'ambiente, invita al sorriso anche alla vigilia di partite impegnative come quella di Bologna. Quando giocava nel Bologna disse che l'unica differenza fra lui e Pelò era il colore della pelle. Gli place, insomma, scherzare ma è un professionista serio che ama profondamente il suo mestiere. A Bologna, però, non era riuscito ad intendersi con Pesaola e la società, di fronte all'offerta del Torino (oltre 800 milioni) non aveva esitato a privarsi dei suoi servigi. Fu un errore: adesso c'è chi lo rimpiange. Pecci torna a Bologna con 10 scudetto sul petto, dopo una stagione che l'ha consacrato campione autentico. Ci torna senza rancore. • L'anno scorso era diverso — ricorda Pecci — giocavamo la prima partita di campionato ed avevo un certo spirito di rivalsa nei riguardi del Bologna. Nel Torino mi sono realizzato e ora mi ripresento nel mio vecchio stadio, al cospetto di facce simpatiche, con un altro spirito. Non ho bisogno di giocar bene a Bologna per far vedere cosa valgo. Però vorrei che 11 pubblico bolognese conservasse un buon ricordo. Ci saranno molti sostenitori del Torino, forse an- i cn.s romagnoli, ma non avrò una claque personale. Da Cattolica, la mia città, non organizzeranno cer-co un pullman per vedermi-, Pecci è un po' guascone ma sa anche fare autocritica. Quando il discorso scivola sulla Nazionale, risponde che non ha fretta anche se ci tiene moltissimo alla maglia azzurra: -La verità è che non ho mai convinto in pieno, a parte la vittoriosa amichevole di Essen con la Germania Ovest B, in Nazionale. Insomma non ho ancora dato ampie garanzie ». 1 Domani si Impegnerà al massi I mo per contribuire a un risultato spiega che si può anche per- utile dere a Bologna, perché la squadra rossoblu ha dei giovani di valore e che, sotto la guida di Giagnoni, può disputare un buon campionato. -Però faremo di tutto per uscire senza danni da questa difficile partita. — aggiunge Pecci — Fuori casa il Torino sa tarsi rispettare. Nell'attuale stagione abbiamo sbagliato soltanto la doppia trasferta pugliese in Coppa Italia, per eccesso di. confidenza, ma nello scorso torneo abbiamo conquistato sedici punti, espugnando campi tabù come Firenze e come quello di San Siro, con il Milan, vincendo a Como e nel derby. Si è perso solo tre volte. Siamo coscienti che potevamo fare qualche punto in più ma abbiamo pagato la nostra inesperienza: andavamo in vantaggio e poi ci lasciavamo raggiungere. Possiamo rivincere lo scudetto anche se ci sarà dura lotta con la Juventus e l'impegno di Coppa del Campioni che, contrariamente a quanto si pensa, non ci disturba affatto. Siamo responsabilizzati, lo scudetto è un punto di partenza, non di arrivo. L'assenza di Claudio Sala domani andrà a scapito dello spettacolo, perché con lui il noj sfro gioco è più arioso, più ricco di fantasia, ma possiamo rimedia! re-. Al posto di Claudio Sala, per il quale esistono speranze di recupero nella partita con il Borussia, verrà confermato Cesare Butti. L'ex cagliaritano ha un carattere opposto a quello di Pecci. E' riservato, silenzioso, ma non timido e calcisticamente non difetta di personalità anche se per espri- merla compiutamente avrebbe bisogno di essere titolare anziché rincalzo di lusso, chiuso com'è da elementi del valore di Patrizio Sala, Zaccarelll e Claudio Sala. «Non è tanto il sostituire Claudio Sala che mi preoccupa in quanto è praticamente insostituibile — dice Butti — ma il latto di non essere ancora nella forma Ideale. Questo è il mio problema più grosso. Domenica scorsa contro la Sampdoria ho faticato, non ero sciolto e In certi momenti dilettavo di lucidità nei passaggi. Durante la settimana ho spinto a tondo negli allenamenti per cercare di avvicinarmi al passo dei compagni ed ho soprattutto il vantaggio di sapere che giocherò e quindi scenderò in campo più concentrato in una gara Insidiosa, contro un Bologna euforico e valido sotto tutti gli aspetti. Farò del mio meglio per essere all'altezza della situazione'. Domani la prova del Torino sarà seguita da un osservatore speciale, Lattek, d.t. del Borussia prossimo avversario dei granata In Coppa Campioni. Bruno Bernardi BOLOGNA: Mancini; Pioversi Cresci (Paris); Cereser Bellugi (Cresci) Paris (Nanni); Rampanti Maselli Clerici Nanni (Pozzato) Grop. 12. Adani 13. Fiorini 14. Valmassoi. TORINO: Castellini; Danova Salvador!; P. Sala Mozzini Caporale; Butti Pecci Graziani Zaccarelll Pulici. 12. Cazzaniga 13. Gorin 14. Garritano.