Di notte a Grenoble paura per il bruto di Francesco Fornari
Di notte a Grenoble paura per il bruto Ricerche della polizia nelle campagne Di notte a Grenoble paura per il bruto (Dal nostro inviato speciale) Grenoble, 6 ottobre. Squadre di agenti questa notte hanno minuziosamente controllato place Grenette, la centrale piazza di Grenoble, che il folle omicida che firma i suoi messaggi con la sigla delle Brigate rosse minaccia di far saltare sabato sera se le sue richieste non saranno accolte. Il maniaco che tiene in ostaggio una giovane di 21 anni, rapita nel luglio scorso, pretende un riscatto pari a 20 franchi per ciascun francese vivente in cambio della vita della ragazza. In caso contrario, Olga Moissenko (l'ostaggio) verrà uccisa e in place Granette ci sarà un massacro. Gli agenti hanno frugato in ogni angolo, alla ricerca di eventuali ordigni nascosti. Nulla è stato trovato, ma per tutta la notte pattuglie di poliziotti a piedi e in auto han- no continuato a percorrere le strade della città. La tensione si è un po' attenuata, specialmente perché da qualche giorno il folle non si è più fatto vivo, anche se ai giornali e alla polizia continuano ad arrivare lettere e telefonate anonime cariche di minacce, ma sono opera di mitomani, maniaci che approfittano della situazione per creare scompiglio. Gli abitanti di sera preferiscono restare in casa; ristoranti, bar, cinema hanno visto diminuire i loro clienti.all'imbrunire le strade si spopolano. Stamani il sindaco di Grenoble, Hubert Dubedout, ha rivolto un messaggio alla popolazione per tranquillizzare gli animi dei concittadini che da quattro mesi vivono nella paura, una paura che in questi ultimi giorni è sconfinata nella psicosi dell'attentato, provocando forte tensione. Continuano intanto le ricerche sui monti, nella foresta intorno a Le Murier, del corpo di Olga Moissenko che, secondo gli inquirenti, è stata sicuramente uccisa dal folle forse poche ore dopo il rapimento, così com'era accaduto per gli altri due ostaggi, un uomo e una donna, rapiti un mese prima e i cui cadaveri sono stati trovati, in seguito a una telefonata dell'assassino, sabato scorso nascosti sotto un mucchio di pietre Stanotte, intanto, la polizia ha arrestato un uomo, autore di alcune delle lettere di minaccia, firmate «Brigate rosse», inviate in questi giorni ai giornali. L'uomo, che al momento dell'arresto ha confessato di essere l'autore dei rapimenti e degli omicidi, affermando di avere agito «perché la mia donna mi ha abbandonato e io mi sto annoiando troppo», è stato accusato di oltraggio alla magistratura. Nessuno presta fede alla sua «confessione». Francesco Fornari
Persone citate: Hubert Dubedout, Olga Moissenko
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