Drogati, mafiosi e polizia corrotta

Drogati, mafiosi e polizia corrotta PRIME SULLO SCHERMO Drogati, mafiosi e polizia corrotta "Agente Newman" con George Peppard Agente Newman di Richard Heffron, con George Peppard, Roger Robinson, Eugene Roche. Americano, colore. Cinema Astor. Il tenente Vincent Newman della squadra antinarcotici di Los Angeles porta a termine, con l'aiuto del collega di colore Gary, una brillante operazione che frutta il sequestro d'un grosso quantitativo di droga e l'arresto di alcuni spacciatori. Ma chi si nasconde dietro a queste mezze figure? Gli indizi gravano su un boss della mafia italo-americana, di nome Frank Falcone, più volte indiziato ma sempre sfuggito ai rigori della legge per mancanza di prove. Sin qui nulla di nuovo; ma andando avanti è anche peggio. Intanto che il procuratore distrettuale e i suoi tirapiedi ardono di zelo per ottenere la estradizione del mafioso, con una virata a secco il film scocca la sorpresa (si fa per dire), facendo sì che incolpato di corruzione e di possesso di droga sia lo stesso Newman. Ecco dunque il poliziotto, guardato come una pecora nera, costretto a condurre indagini private per dimostrare la propria innocenza: impresa difficile, perché, tanto per cambiare, c'è del marcio nella polizia di Los Angeles, e questo marcio, in collusione coi politici, ha scelto l'intrepido tenente come capro espiatorio delle proprie porcherie. La rabbia di Newman è la gran forza che lo sostiene e gli fa evitare molti trabocchetti. Rabbia che trabocca quando gli uccidono l'amico Gary, lasciandolo solo contro la sporca congiura che ha deciso di eliminarlo. Pure, come di regola, l'ultima parola resterà a lui; anche se la vittoria, cioè lo smascheramento dei colpevoli, sarà pagata a prezzo della vita. Droga, mafiosi, polizia corrotta, innocenti che si fanno giustizia da sé e tanti tanti morti: non c'è tessera nel mosaico di questo Newman's Lato di Richard Heffron, vedovo di parti femminili, che non sia logorata dall'uso. Il film si lascia vedere appena per la presenza di un Peppard un po' imbolsito ma sempre efficace nella maschera aspra, amara, e per la cura dell'ambientazione e qualche sprazzo spettacolare, come la sparatoria (una fra le tante) che ha per teatro i banchi e i trofei d'un supermercato. 1. p.

Luoghi citati: Los Angeles