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Rumor, Gui e Tanassi: arresto o mandato di comparizione? Polemiche dichiarazioni del relatore pei Rumor, Gui e Tanassi: arresto o mandato di comparizione? Il presidente (de) dell'Inquirente: "E' un'opinione personale" Roma, 6 ottobre. Per Francesco D'Angelosante, senatore, comunista e relatore nell'inchiesta sullo scandalo Lockheed non esistono ormai molti dubbi, ovvero tutto è chiaro o quasi: Antelope Cobbler che avrebbe fissato l'ammontare delle tangenti incassandone una parte è, | senz'altro, Mariano Rumor al 1 quale si debbono attribuire responsabilità abbastanza identiche a quelle dei due ex ministri della Difesa, Mario Tanassi e Luigi Gui. La conclusione dell'indagine è ancora lontana (due mesi e forse più), ma già cominciano a scoppiare le prime polemiche. «La Commissione inquirente — ha detto oggi D'Angelosante in parte confermando un giudizio già espresso in passato perché non si dimentichi che fu lui a chiedere, qualche giorno dopo il 20 giugno, l'arresto di Ta- nassi — deve decidere se in-terrogare i due ex ministri e l'ex presidente del Consiglio con un semplice mandato di comparizione e quindi in libertà o con ordine di cattura. Su questo argomento la discussione sarà molto vivace perché c'è chi sostiene che le posizioni dei tre sono uguali e chi invece vede delle distinzioni. A me pare che le responsabilità non siano molto differenti». Un'ora dopo il Presidente della Commissione senatore Martinazzoli, democristiano, ha replicato sostenendo che quelle del senatore D'Angelosante erano «opinioni personali» e che «fare adesso pronostici o proporre congetture intorno agli esiti, ai modi e alle risultanze finali dell'inchiesta appare un esercizio abbastanza futile». Al relatore comunista due agenzie di stampa hanno at- j tribuito anche altre dichiarazioni sul «ruolo secondario» avuto da Camillo Crociani in questa vicenda e sulla necessità di discutere entro la fine di ottobre della revoca dell'ordine di cattura nei confronti dell'ex presidente della Finmeccanica. «Io mi sono limitato a dire — ha precisato ! D'Angelosante — che senza al I c"n dubbio l'intervento di Crociani è da considerarsi in feriore a quello di Ovidio Le1 febvre d'Ovidio mentre la Commissione ha già respìnto ! tó richiesta di revocare il provvedimento contro Crocia- I ni. Per il resto ho confermato | previsioni tecniche che sono note da tempo». Polemiche a parte, ultime battute della inchiesta: sono stati interrogati tre generali Colagiovanni, Donfranceschi e Zattoni che si sono occupati | dell'iter seguito dalla pratica conclusasi con l'acquisto dei I 14 aerei Hercules della Loc1 kheed. Il gen. Colagiovanni ha spiegato le ragioni per cui cercò di opporsi alla opera- zione e gli altri hanno preci-sato perché alla fine la spesa , . „ 1 e 8 | finale è aumentata sette volte rispetto a quella iniziale. La conclusione della indagine è legata molto al nuovo viaggio che gli inquirenti intendono compiere negli Stati Uniti per interrogare Karl Kotchian, già vicepresidente della Lockheed, William Ricke e William Codwen. Ma quando sarà possibile compiere questa trasferta è impossibile dirlo per il momento. I tre ex dirigenti della società americana, infatti, debbono essere ancora avvicinati ufficialmente per fissare con loro un appuntamento. D'altro canto è tramontata definitivamente l'ipotesi che i tre possano essere interrogati per rogatoria da un giudice a Los Angeles: infatti, i magistrati statunitensi hanno fat- to sapere che non riconosco no alcuna validità alla Com-missione inquirente che è un organo politico e non giudiziario. Inoltre è tramontata anche la possibilità che gli inquirenti indaghino fra le banche in Svizzera: la risposta alla richiesta di controllare taluni conti correnti per sapere come e quando sono stati pagati certi assegni è stata decisamente negativa, come era logico ed ovvio. Infine, una notizia non lieta per la Commissione dalla Francia: Roger Bixby Smith che sa tutto su Antelope Cobbler è scomparso da Parigi. Agli inquirenti non è rimasto altro da fare | che chiedere la collaborazione magistratura francese. Guido Guidi