Ufficio postale rapinato da banditi sa moto rossa

Ufficio postale rapinato da banditi sa moto rossa Ore 13, in via Damiano Chiesa 57 Ufficio postale rapinato da banditi sa moto rossa In via S. Tommaso: donna aggredita in casa e percossa dai banditi A Druent, depredato un operaio; gli aggressori arrestati poco dopo Armati di pistole e mascherati con calzamaglie, due banditi hanno rapinato ieri alle 13 l'ufficio postale di via Damiano Chiesa 57. Sono giunti a bordo di una moto rossa: credendo che la porta fosse chiusa hanno infranto il cristallo a calci. La titolare, Marta Pallena, 36 anni, racconta: «Erano nervosi, si sono messi a gridare. CI hanno inumato di stare calmi assicurandoci che non sarebbe successo nulla ». Uno dei rapinatori ha scavalcato il bancone, costringendo i quattro impiegati contro il muro, con le mani alzate. Il complice è rimasto accanto alla porta, minacciando l'unico cliente. «La rapina e durata due-tre minuti al massimo », aggiunge un impiegato, Nunzio Cassano, 30 anni. I banditi hanno preso alcune banconote dai cassetti e dalla cassaforte: complessivamente 700 mila lire. Poi sono fuggiti, verso l'esterno città. + Una donna, Marina Manzan, 47 anni, casalinga, è stata rapinata ieri poco dopo le 19, nella propria abitazione in via S. Tommaso 11. Due giovani mascherati hanno suonato alla porta. La donna ha aperto, è stata spinta all'interno, Uno de banditi impugnava una rivoltella. L'altro le ha strappato la borsa * A Druent, verso l'una di ieri notte, due giovani arrivati a bordo di una «500» hanno assalito l'operaio Franco Reochia, 26 anni, che stava rincasando. Minacciandolo con una pistola lo hanno immobilizzato e perquisito, impadronendosi di un accendisigari d'oro del valore di 140 mila lire. I due banditi sono stati arrestati poco dopo a Venaria, in base alla tempestiva segnalazione, da parte del Recchia, dei loro connotati e di alcuni numeri di targa della utilitaria sulla quale viaggiavano. Sono Angelo Bongiovanni, 30 anni, e Donato Stoppa, 18 anni, entrambi di Venaria. Sull'auto, appartenente alla madre del Bongiovanni, c'era una pistola Beretta 7,65; il Bongiovanni aveva in tasca l'accendino rapinato. La reggente dell'ufficio, Marta Pallena e l'impiegato Cassano

Persone citate: Angelo Bongiovanni, Armati, Beretta, Bongiovanni, Franco Reochia, Nunzio Cassano

Luoghi citati: Druent, Venaria