Foreman: "Ken Norton non è un rivale serio"

Foreman: "Ken Norton non è un rivale serio" Si pensa alla successione di Ali Foreman: "Ken Norton non è un rivale serio" L'EREDITA' Dl ALI' — Ormai è certo, siamo senza campione del mondo dei pesi massimi. Mohammed Ali ha confermato, ripartendo da Istanbul, il clamoroso annuncio del suo ritiro dato l'altra sera. Non dovrebbero dunque esserci più dubbi sul suo futuro di ex pugile anche se John Condon, « public relatlons man » del Madison Square Garden, avanza l'ipotesi, per la verità piuttosto azzardata, che Ali intenda tornare sul ring tra un anno, per sfidare Foreman o chi per esso ed essere l'unico pugile che abbia conquistato tre volte il titolo della categoria. Un'ipotesi suggestiva, senza dubbio, che non tiene conto tuttavia che Mohammed tra un anno sfiorerà i 36 anni e che dodici mesi di inattività, a questa età, possono avere conseguenze incalcolabili sul fisico di un athta. Certo al « Madison » o ad altri organizzatori farebbe comodo, eccome. Ma è meglio stare, con la quasi assoluta certezza di essere nel giusto, a quanto ha detto Ali ad Istanbul: » Non combatto più ». GII enti pugilistici mondiali si stanno già preparando alla successione di Ali. La World Boxing Association (WBA) per bocca del presidente del suo comitato per le classifiche, Rodrigo Sanchez, ha già fatto sapere ieri che, per quanto la riguarda, il titolo mondiale dei pesi massimi deve considerarsi vacante. « I regolamenti della WBA — è stato precisato — prevedono che quando un campione si ritira lo sfidante numero uno debba combattere con il numero due. Foreman è II n. 1 e Norton il 2, questa è la soluzione più logica per assegnare il titolo ». Meno deciso l'atteggiamento del WBC, il cui presidente non discute la priorità di George Foreman nella corsa al titolo, ma non ha ancora scelto il co-sfidante, forse pensando all'esito scontato di un nuovo incontro tra Foreman e Norton, che due anni fa fu spazzato via in due riprese. Del resto nemmeno a Foreman sorride troppo la prospettiva di un bis con « Mandingo •: « Se potessi scegliere — ha detto George — vorrei incontrare Ali: solo una vittoria per k.o. contro di lui mi soddisferebbe. Per quanto riguarda Norton, non lo considero un pretendente serio ». JACOPUCCI — In Italia I commenti al ritiro di Mohammed Ali si intrecciano alle discussioni sull'esito sconcertante dei due campionati d'Europa svoltisi venerdì sera. A Milano, come noto. Angelo Jacopucci ha perduto balordamente la corona continentale del pesi medi tolta quattro mesi fa al giamaicano Sterling, facendosi battere ai punti da un avversario — // milanese Valsecchi — col quale sul piano della boxe pura avrebbe dovuto scherzare. Valsecchi, sapendosi inferiore sul piano tecnico, ha cercato solo la « bagarre » e Jacopucci, che ha 10 stile di un campione ma non 11 cuore ed II temperamento del campione, si è lasciato portare su un terreno sfavorevole, dove non poteva che rimetterci. Quando, nella seconda metà dell'incontro, Valsecchi è sembrato stanco, Jacopucci non ha osato prendere decisamente l'iniziativa, ha indugiato troppo ed ha giustamente perduto, anche se lui ha finito II match senza un segno e // milanese invece col viso sfigurato dai colpi. ANTUOFERMO — A Milano, almeno, il primato europeo è rimasto in casa, anche se è passato nelle mani del meno quotato dei due contendenti. A Roma invece ci ha detto proprio male, perché l'italo-americano Vito Antuofermo è stato sorprendentemente battuto per k.o. tecnico a quindici secondi dalla fine del match dal negro inglese Maurice Hope, a cui ha dovuto cedere la | corona continentale dei superwelters. Antuolermo ha pagato I cara la fragilità delle sue arcate ■ sopracciliari (accentuata dal suo \ tipo di boxe spericolata, col mas- ' simo del rischio) ed ha forse scontato anche le ricorrenti difficoltà per rientrare nel peso. Antuofermo, pur ferito ad entrambe le arcate (ieri ha dovuto farsi dare ben sette punti di sutura) aveva un leggerissimo margine di vantaggio quando, nell'ultimo round, si è fatto sorprendere ed atterrare due volte dai maligni colpi del mancino britannico. Vito è costretto a rientrare temporaneamente nell'ombra proprio alla soglia del titolo mondiale, ma ne risentiremo parlare presto. E' un bel personaggio e, dopo un adeguato periodo di cure, può rientrare nel • giro » dal quale è stato escluso per una serata sfortunata, Gianni Pignata

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