La Spagna che cambia di Mimmo Candito

 La Spagna che cambia La Spagna che cambia (Segue dalla V pagina) 1 ammettenclo per ipotesi as1 sai irreale cne fosse stata | possibile una manifestazione 1 | I prima di Natale vorrebbe fare di questo tipo, oggi saremmo lì a contare il numero dei morti; stasera, il quotidiano Informaciones trova il coraggio di scrivere che la polizia ha agito « con durezza ». Forse appare roba di poco conto ma sono segni da non perdere. E gli spagnoli non li perdono. Nelle stesse ore, mentre la polizia a suo modo « soggiaceva alla legge », il Consiglio dei ministri ratificava un'importante decisione di Juan Carlos: il pensionamento di due generali assai noti tra i nostalgici di Franco, don Fernando de Santiago y Diaz de Mendivil e don Carlos Iniesta Cano. E' stato, come dire, un pensionamento d'autorità, che ha anticipato rispettivamente di quattro e due anni il tempo previsto per il riposo dei due gerarchi. E' gente di rispetto, l'uno vicepresidente del Consiglio dei ministri fino a una settimana fa, e l'altro ex comandante in capo della potente Guardia cìvìl: la decisione del re non dev'essere stata facile, e quando, nella notte, si è avuta la notizia ufficiale del siluramento, nelle grandi ville dei vecchi capi del regime la luce non s'è più spenta. Non si sa ancora cosa sia successo esattamente, ma ci sono state consultazioni febbrili con la Zarzuela, la residenza del re, e il balletto febbrile delle telefonate è continuato fino al pomeriggio di oggi, in un braccio di ferro dove si giocava una posta assai importante per la transicion hacia la democracia. Poi, alle 15,30, l'agenzia ufficiale di notizie puDbiicava un breve dispaccio: c'è stato un errore, diceva, Don Santiago e Don Iniesta non sono stati pensionati dal re, si è soltanto iniziata la pratica del loro pensionamento e l'iniziativa è del ministro dell'esercito. I due vecchi fascisti, dunque, è confermato che sono in pensione ma si è voluto sganciare il re da questa decisione per attenuarne — almeno in faccia alla gente — il forte significato politico. Come sempre nella Spagna postfranchista, ogni rettifica fa più certa la conferma di quanto si smentisce: ed è davvero j assai poca cosa la forza residua del Movimiento se deve contentarsi di questi giochi che non ingannano nessuno. La decisione del re (non v'è proprio da dubitare sulla paternità del decreto di ieri sera) rivela ormai definitivamente che tra i due eserciti spagnoli il più forte è quello legalista; qualcuno parla ancora di colpo di Stato, di riunioni segrete di vecchi generali, di Campano, il duro capo della Guardia Civil che il golpe, ma il processo democratico della Spagna appare irreversibile. Resta da vedere quanto sarà lento e quanto democratico: ma in primavera ci sono le elezioni e si conosce già il nome del capo del governo che guiderà il Paese. E' il generale Gutierrez Mellado, un militare liberale che oggi è viceprimo ministro al posto di Don Santiago. Le forze armate, neutrali e legaliste, veglieranno sulla Spagna che si sceglierà la politica; i pensionati di oggi resteranno pensionati. Le facce del franchismo possono essere cento e mille, perché sceglierne una sola? Mimmo Candito

Persone citate: Carlos Iniesta Cano, Diaz De Mendivil, Gutierrez Mellado, Juan Carlos

Luoghi citati: Spagna