Dure polemiche su Venchi Unica

Dure polemiche su Venchi Unica Dopo l'incontro di Roma Dure polemiche su Venchi Unica I sindacati insistono: si chiarisca la proprietà - Cigalino: "speculazione politica" I sindacati sperano che la loro «posizione responsabile apra uno sbocco conclusivo» alla vicenda della Venchi-Unica. Il presidente della società Cigalino afferma che, «con evidente malafede, vengono date notizie false e tendenziose» e parla di «speculazione politica». Presidente e sindacalisti si riferiscono a quanto è stato dichiarato e scritto dopo l'Incontro di mercoledì al ministero dell'Industria. Ieri mattina Cgil, Cisl, UH, hanno tenuto una conferenzastampa in cui hanno ripetuto di non fidarsi dei finanziamenti che il presidente della società dice di avere e di aspettare dal governo notizie precise e chiarificatrici sulla proprietà dell'azienda. Se i loro dubbi dovessero essere confermati dai fatti, il ministero dell'Industria dovrebbe rapidamente assicurare una nuova gestione, di cui già ci sono le premesse. Attendono una risposta precisa per giovedì 7 ottobre. Nel pomeriggio Cigalino ha reagito scrivendo al ministero dell'Industria, alla Regione e al Comune. Oltre alla denuncia di malafede e speculazione politica, ha chiesto che « si ristabilisca la verità dei fatti e cioè: l'azienda ha saldato giovedì 30 settembre gli stipendi arretrati: ha rinunciato di sua volontà al finanziamento pubblico. Nonostante le continue intimidazioni e minacce, ha confermato l'impegno a suo tempo sottoscritto di mantenere i livelli occupazionali e la continuità gestionale e produttiva». Nella conferenza-stampa i sindacati hanno respinto le accuse di «interferenze» nella gestione della Società. Le aveva mosse il presidente ed erano riecheggiate nelle cronache della vertenza. «C'è un accordo, firmato da Cigalino — hanno detto i sindacalisti — che prevede un nostro controllo sidle consegne dei prodotti finiti». «Ho dovuto accettarlo — ha replicato il presidente — dopo due settimane di bloc- co dei cancelli, con i magazzini pieni. Dovevo decidete se fermare la produzione e lasciare a casa 1500 persone. Ho ceduto». Ma, secondo Cigalino, il «controllo» ritarda le operazioni di consegna. I sindacati dicono che ciò è dovuto al fatto che gli autotrasportatori, non pagati, rifiutano i servizi. Il presidente della VenchiUnica smentisce anche questo ed assicura che «con gli autotrasportatori non ci sono problemi». E' una situazione intricata. Per ora 1 lavoratori hanno deciso di continuare la lotta con scioperi brevi, assemblee, manifestazioni all'interno ed all'esterno delle fabbriche. TELEFONI DI STATO — La Federazione unitaria informa che il già precario servizio con la Gran Bretagna tenderà ad aggravarsi perché la direzione inglese ha deciso di sopprimere, per lavori in corso, i circuiti manuali attestati alle centrali di Torino e Milano. Il traffico potrà essere effettuato soltanto «su circuiti semiautomatici su cui graviteranno tutte le comunicazioni dell'Italia settentrionale». L'informazione è data per evitare che «il disservizio sia addebitato all'Azienda di Stato ed in particolare al personale». FIAT — Per la collocazione della quarta settimana di ferie ieri si sono incontrati all'Unione Industriale sindacalisti ed azienda. A tarda ora 1 colloqui erano ancora in corso. Per quanto riguarda la Fiat sono anche da segnalare scioperi a Rlvalta contro i provvedimenti governativi in materia tariffaria e «l'indirizzo che si vuole dare alla legge di riconversione industriale». PENSIONATI AUTOFERROTRANVIERI — Domani alle 9,30 alla Camera del lavoro, assemblea per le pensioni e la preparazione della manifestazione nazionale di protesta dei pensionati. MONCENISIO — Il consigliere provinciale Fanzini ha interrogato il Presidente della Provincia per chiedere quali iniziative di solidarietà voglia intraprendere a favore dei lavoratori delle officine Moncenisio che «si battono per la difesa dell'occupazione». CHIMICI CISL — Si è svolto ieri un convegno di categoria per preparare la piattaforma rivendicativa del settore gomma e plastica in base a cui discutere il rinnovo del contratto. Hanno introdotto i lavori il segretario della categoria Delloro ed il segretario provinciale della Cisl, Deipiano. MOLINETTE — Continua l'agitazione degli infermieri addetti al reparto detenuti. I lavoratori protestano per le minacce cui sono sottoposti e chiedono che si prendano dei provvedimenti. In questo reparto vi sono 9 posti letto, ma spesso vi sono 11-12 degenti.

Luoghi citati: Gran Bretagna, Italia, Milano, Moncenisio, Roma, Torino