"Lotta non su tessere ma su idee concrete,,
"Lotta non su tessere ma su idee concrete,, Congresso provinciale della de "Lotta non su tessere ma su idee concrete,, La battaglia contro le correnti è aperta da Rossi di Montelera, forte delle 150.000 preferenze ottenute il 20 giugno - "Basta con i capi storici, le lottizzazioni del potere e i metodi clientelasi" Con la verifica programmatica sul Comune, pei, psi ed i loro alleati si confrontano sul lavoro svolto e sugli indirizzi futuri di Torino. SI infittiscono intanto le voci di una possibile adesione alla maggioranza di sinistra del psdi e della disponibilità del pli ad un •confronto costruttivo' con le giunte socialcomunlste. 'Questo — afferma la de — non contribuisce certo a chiarire la situazione: l'unico punto {ermo rimane la nostra opposizione'. Agli inizi di agosto i comunisti, in una serie di "attivi' avevano spiegato alla propria «base», le ragioni dell'astensione al governo Andreotti ed avevano chiesto alla de piemontese un diverso rapporto. Ouesto in linea di massima il ragionamento comunista: «Se no; a Roma accettiamo, dopo 30 anni, di svolgere un ruolo nuovo nei confronti del governo de, perché non dovremmo favorire un analogo atteggiamento nei nostri confronti dove siamo maggioranza?'. Due strade I de piemontesi, nei fatti, hanno opposto all'invito un netto rifiuto, ribadito dal -no» del capo gruppo consiliare in Comune, Valente, al momento di accettare presidenze di commissioni. «Ora vogliamo organizzarci per rendere più efficace la nostra azione — dicono i democristiani — e, con la responsabilità di rimanere l'unica effettiva forza che si contrappone all'egemonia del pei, ci avviamo al congresso provinciale, fissato per il 12 dicembre'. Come si presenta, dopo il 20 giugno, il partito che ha ancora una volta ottenuto la maggioranza relativa nel Paese, ma l'ha persa in Piemonte? Oual è la sua strategia? L'analisi può incominciare dal primo sintomo che si è rivela¬ to subito con i risultati elettorali. Ma è stato solo un sintomo di 'insofferenza- verso i capi storici o non piuttosto un desiderio di vigoroso rinnovamento? Le preferenze hanno fatto balzare al primo posto fra gli eletti, con circa 150 mila voti, Luigi Rossi di Montelera, 30 anni, manager industriale, per la prima volta nella competizione elettorale. Il suo giudizio sulla vecchia de è drastico. Dice: "L'immobilismo del passato era dovuto alla lottizzazione del potere, basata sui pacchetti di tessere, su una mentalità clientelare. Conseguenza? Le decisioni politiche rischiavano di venir prese non secondo criteri di competenza o di attinenza agli obicttivi da raggiungere, ma per mantenere gli equilibri fra le correnti o fra i gruppi di interessi'. Oggi esistono i presupposti per cambiare? Risponde: "Bisogna mutare il modo di prendere le decisioni: In che modo? Spiega: «V/ sono due strade che personalmente ho già imboccato: 1) portare al partito la collaborazione di persone che siano in grado di dare un contributo di serietà, di competenza, di lavoro e che intendano la loro attività politica rivolta unicamente al bene del Paese e non come un arruolamento al servizio di interessi particolari; 2) far recepire alla de indicazioni, proposte tecniche e politiche che arrivino da ambienti qualificati, da persone, ripeto, competenti, che possano operare all'interno o al fianco del partito. Allo scopo di dare risposte ai problemi degli enti locali e della società in generale, con soluzioni realistiche ». Quali i progetti per il prossimo congresso provinciale? «La ventata di rinnovamento — aggiunge Rossi di Montelera — forse non potrà ancora esprimersi appieno, per ragioni statutarie. La batta¬ glia non dovrà comunque essere basata sui pacchetti di tessere, né sulla contrapposizione delle correnti che, al contrario, se vorremo rinnovarci, dovranno con il tempo venir superate, bensì sui contenuti, sulle realizzazioni concrete e sulle alternative che sapremo contrapporre ai governi delle sinistre negli enti locali ed alla Regione'. Dopo Milton E' una sfida a qualcuno in particolare? «No. E' una convinzione che ho maturato in questi mesi. Dovremo misurarci sulle idee proprio per evitare il suicidio della de. E a livello nazionale? «/ segni del rinnovamento sono molto più concreti rispetto a quelli torinesi. I parlamentari vengono responsabilizzati alle grandi decisioni politiche e questo è già un primo colpo al sistema delle correnti. In numerosi convegni sia privati, sia di yruppo parlamentare, si sono poste le basi per un'ampia proposta politica in tutti I campi". Vedremo presto conseguenze dell'incontro dei "quaranta" avvenuto un mese fa all'HMton? «A Roma — conclude Rossi di Montelera — Ih Parlamento, oltre a me, I volti nuovi sono tanti, con molta disponibilità a cambiare rotta rispetto al passato. Ouesto è un dato di latto e può divenire un punto di riferimento per quell'azione che molti di noi intendono svolgere all'interno del partito per avviarlo alle funzioni indicate dagli elettori il 20 giugno-. La verifica di queste tesi passa attraverso numerosi appuntamenti, anche a Torino: domani alla Galleria d'arte moderna gli amministratori de si confronteranno con i colleghi di altri partiti in un convegno sui comprensori. Giuseppe Sangiorgio
Persone citate: Andreotti, Giuseppe Sangiorgio, Luigi Rossi, Rossi
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