Agenti presi in ostaggio da detenuti net canore

Agenti presi in ostaggio da detenuti net canore Agenti presi in ostaggio da detenuti net canore Ferrara, 30 settembre. Cinque detenuti nel carcere ferrarese di via Piangipane si sono barricati nel settore femminile prendendo in ostaggio quattro agenti di custodia e la vigilatrice addetta a questo settore, liberandoli dopo lunghe trattative condotte con il procuratore della Repubblica dottor Scolozzi. Tutto c partito probabilmente da un tentativo di evasione sventato dalla guardia Michele Lostia che si è accorta, poco prima delle 22 di ieri, di un certo movimento nel braccio riservato al settore femminile, dove sono ospiti cinque-sei donne. Autori del fatto sono stati Ettore Gasparella, 22 anni, da Padova, i fratelli Claudio e Sergio Settimo, di 32 e 30 anni, da Torino, Giuseppe Di Girolamo, 30 anni, da Bari, e Giovanni Virdò, 24 anni, da Catanzaro, tutti in attesa di giudizio per rapina e omicidio. Loro intenzione era quel¬ la di liberare Angela Costanti ^'E a"niifoggia, coglie di Sergio Settimo, e, quindi, di allontanarsi dal carcere L'allarme dato da Lostia sparando in aria, ha, però bloccato la loro iniziativa. Al l'accorrere degli altri agenti di custodia (nel frattempo all'esterno l'istituto di pena era stato circondato da carabinieri e polizia), i cinque, due dei quali armati di coltello, hanno sequestrato quattro guardie e la vigilatrice femminile, barricandosi nel settore riservato alle donne. Per tutta la notte il brigadiere Salvatore Migalli, l'appuntato Emanuele Marotta, la guardia Francesco Di Conzo e la vigilatrice Luigia Lacquino (un'altra guardia, Gerardo D'Elia, è riuscito a libe- rarsi dopo un'ora e mezzo e a fuggire) sono rimasti in balia dei rivoltosi. Al procuratore Scolozzi, accompagnato dal sostituto Ciccolo, i detenuti hanno avanzato una serie di richieste (libertà, incontro con avvocati e un giornalista, un'automobile a loro disposizione, trasferimento) l'ultima delle quali è stata, poi accettata. Alle 6 tutto si è così concluso con la partenza dei rivoltosi avviati in altre prigioni. I fratelli Settimo e Angela Costantino sono stati portati a Lucca; Gasparella e Virdò a Saluzzo e Di Girolamo a Ravenna. (Ansa)

Luoghi citati: Bari, Catanzaro, Ferrara, Lucca, Padova, Ravenna, Saluzzo, Torino