Sfida Valsecchi - Jacopucci Antuofermo affronta Hope

Sfida Valsecchi - Jacopucci Antuofermo affronta Hope A Milano e Roma stasera due "europei,, Sfida Valsecchi - Jacopucci Antuofermo affronta Hope (Dal nostro inviato speciale) Milano, 30 settembre. Dopo la sosta estiva, dedicata a divagazioni turistico-balneari di dubbia sostanza, la boxe -cittadina' riprende alla grande: due Campionati europei contemporanei domani sera, quello tra Jacopucci e Valsecchi a Milano, quello tra Antuofermo ed Hope a Roma, un terzo — l'elettrizzante sfida tra i mediomassimi Parlov e Traversaro — in preparazione per la metà di ottobre ancora a Milano. Una partenza lanciata, sul piano della spietata concorrenza tra ì due -clan- che dividono gli organizzatori Italiani, col rischio di ritrovarsi, a metà stagione col fiatone (leggi con le casse vuote) e senza altre idee. £' un peccaro, in ogni caso, che la rivalità tra la -Canguro Sport di Roma e la cooperativa degli organizzatori milanesi sia giunta al punto da costringere Jacopucci ed Antuofermo a dividersi la scena. Entrambi i campionati d'Europa meritavano infatti la totale attenzione del critici. Vito Antuofermo è Impegnato in dilesa del titolo continentale dei superwelters, contro Maurice Hope. un -guardia destra- delle Indie Occidentali ma di nazionalità inglese, dal record costellato di successi per k.o. Il match ha un altro traguardo: conquistare il primo posto nella lista dei pretendenti alla corona mondiale del tedesco Dagge. il quale — a quanto sembra — sarà presente a bordo ring. L'irruenza dell'italo-americano, che attacca sempre accettando •! massimo dei rischi e la potenza del mancino Hope garantiscono una sfida dai toni di intensa suspense. Per questo mi spiace non essere a Roma, anche se i motivi che mi hanno dirottato su Milano sono forse più validi. La sfida del lunatico milanese Valsecchi al neo campione d'Europa dei pesi medi Jacopucci è nata, appunto nel clima della rivalità organizzativa fra Milano e Roma, come prima carta di un nuovo -matchmaker-. Bruno Branchini, che ha alle spalle uno zio esperto e furbo come il notissimo procuratore Umberto Branchini, nella cui -colonia- figura, tra gli altri, anche il discusso Valsecchi. Un'offerta da capogiro, intorno al venti milioni di lire, ha indotto Jacopucci ed il suo manager a sottrarsi, per una volta almeno, all'ala protettrice della -Canguro Sport- e ad offrirsi alla concorrenza. Una slida tra italiani ha sempre qualcosa in più rispetto alle altre e questa, al di là della rivalità creata ad arte tra il campione d'Europa ed un avversarlo che, in cinque anni di professionismo, non è arrivato nemmeno alla cintura tricolore, ha inoltre il pregio dell'incertezza. Angelo Jacopucci, un biondo dal tisico da attore cinematografico, è arrivato al traguardo europeo attraverso un discusso verdetto sul giamaicano Sterling, ma deve ancora precisare il suo vero valore. Germano Valsecchi, 28 anni, una carriera né sale né pepe, si è fatto finora notare soprattutto come uomo carico di complessi che cerca attraverso la pratica dello yoga ed I consigli d'una maga il sostegno alla sua fragilità morale. Germano Valsecchi è, a suo modo, un piccolo divo per la platea pugilistica milanese: vanno in molti a vederlo, divisi in due schiere, quelli disposti a sostenerlo ad ogni costo e quelli invece che pagano il biglietto solo per fischiarlo. Salvo rare occasioni, Valsecchi ha giustilicato finora più i suoi detrattori che i suoi estimatori, ma anche di lui non si conosce il vero valore. Ha dalla sua una notevole potenza non sorretta tuttavia da adeguato temperamento. L'occasione è troppo allettante tuttavia perché Valsecchi non si sia preparato al massimo (non solo in palestra ma anche attraverso la complicata alchimia dei suoi molti -pallini- personali) ed è giusto pensare quindi che egli sia nelle condizioni ideali per non limitarsi a fare da spalla ad uno -show di colui che si autodefini¬ sce il Cassìus Caly dei poveri. Il pronostico può essere lievemente orientato a favore di Jacopucci, ma il milanese fa affidamento sul suo destro per punire la tracotante sicurezza del biondo laziale. Con l'ambiziosa larghezza di mezzi di chi vuole sfondare a tutti i costi, la sigla WBO, che fa capo a Bruno Branchini, ha affiancato al campionato d'Europa altri due incontri di grosso richiamo: la presentazione del mediomassimo argentino Miguel Angel Cuello, di cui si parla come di un nuovo Monzon, opposto all'americano Wayne McGee e la sfida tra l'ItaIo-australiano Rocco Mattioli ed " portoricano Fabio Rodriguez. Gianni Pignata IL PROGRAMMA: superleggerl: Navarra (Gallarate)-Zanetti (Bre scia) in 6 riprese; mediomassimi: Cuello (Argentina)-McGee (Usa) 10 riprese; campionato d'Europa pesi medi: Jacopucci (Tarquinia) Valsecchi (Milano) 15 riprese; me- di Iunior: Mattioli (Ripa Teatina)- Rodriguez (Portorico) 10 riprese. Angelo Jacopucci Vito Antuofermo