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Sette gambe tagliate "MANCANO LE ATTREZZATURE" Sette gambe tagliate (Dal nostro corrispondente) Palermo, 30 settembre. A cinque pazienti hanno amputato una gamba ed ora una sesta ricoverata le perderà entrambe. In tutti e sei i casi, le dolorose amputazioni potevano e dovevano essere evitate, ma ciò è stato impossibile perché il reparto di chirurgia vascolare all'ospedale di Palermo — il migliore della Sicilia, ospita 2200 pazienti — non è abbastanza attrezzato. Queste gravi notizie sono state fornite dal professor Sebastiano Bosio, 46 anni, di origine piemontese, dal '70 primario del reparto che adesso ha abbandonato con un clamoroso gesto di dissenso, dimettendosi per protesta contro gli amministratori Lei nosocomio e i responsabili dell'assessorato alla Sanità della Regione, che non hanno reperito un centinaio di milioni per acquistare le attrezzature indispensabili. «Voglio essere interrogato da un giudice — sostiene il professor Bosio —, perché è giusto che la magistratura faccia piena luce sulle gravissime lesioni da me provocate agli infermi. Finalmente bisogna che si sappia che all'ospedale di Palermo un chirurgo è costretto ad operare alla cieca». Per esempio, il reparto di chirurgia vascolare di Palermo, il solo funzionante in Sicilia, è sprovvisto delle schermature nella «sala raggi», che un mese addietro venne chiusa per ordine del direttore sanitario dottor Giuseppe Lima (fratello dell'ex sindaco Salvo Lima, democristiano), dopo che una dottoressa si sentì male, forse per le radiazioni. Non esiste un reparto sterile («I vascolarìzzati dovrebbero stare in urne di vetro», spiega Bosio), i servizi igienici sono in pessimo stato e a volte, per quanto possa sembrare inaudito, gli scarichi dei gabinetti raggiungono i letti nelle corsie. Nello Martellucci, democristiano, presidente del «Civico» e dell'Associazione ospedali siciliani, ha giudicato «intempestiva» l'iniziativa del primario. «Il problema delle schermature nella sala raggi sarebbe stato risolto entro sabato ». a. r.