Il Napoli in sordina: 1-0

Il Napoli in sordina: 1-0 Coppa Coppe: gli azzurri passano il turno - Uefa: eliminati i romagnoli Il Napoli in sordina: 1-0 La squadra di Pesaola si è limitata a controllare la partita - Fischi del pubblico: contro i dilettanti del Bodoe si aspettava tanti gol - Rete di Massa al 36' - Ora i norvegesi in vacanza (Dal nostro inviato speciale) Napoli, 29 settembre. Solo un gol del Napoli ai dilettanti del Bodoe. Basta largamente a superare il turno di qualificazione agli ottavi di finale della Coppa delle Coppe, ma non basta certo a cancellare le perplessità sorte in questi ultimi tempi sul nuovo Napoli di Pesaola. Contro i modesti norvegesi il Napoli stenta, si appanna, fa confusione. Non è il caso di criticare, ma non si può neppure stare troppo allegri. La squadra modificata da Pesaola sembra orientata al gioco utilitaristico. Non concede niente allo spettacolo. La platea può attendere. Ma la platea del calcio è fatta di tifosi, di appassionati, di gente che non vuole aspettare. Pesaola viene a Napoli e cambia squadra. Conserva in pratica gli uomini vecchi, aggiunge il solo Chiarugi, che è un estroso, ma prepara un Napoli difensivo. Vinicio guardava all'estetica, Pesaola cerca il risultato. Il motto del « Petisso » è semplice: un gol in meno per un punto In più. Ed ecco spiegata la trasfoimazione del Napoli. Anche oggi gli azzurri non intendono rischiare. Un po' sono deconcentratl. Hanno vinto 2-0 in Norvegia. Perché dovrebbero dannarsi l'anima pure nella gara di ritorno, una gara assai più facile, perché giocata davanti al pubblico amico? E difatti l'inizio è in sordina. Gli assalti sono continui, ma i difensori stanno al loro posto, i centrocampisti rimangono In zona, lasciando forse troppo isolate le punte. Gli ospiti giocano alla loro maniera. E' una manovra dinamica perché i ■ gialli » fanno tutto con semplicità, e con entusiasmo. Ma le carenze tecniche sono evidentissime, per non parlare del disagio tattico. Il Bodoe Glimt è una squadra sbarazzina. Tendenzialmente votata all'attacco, segna gol in serie, ma a casa sua, in Norvegia. Morkved, Hansen e Solhaug soffrono la marcatura stretta. Attendono sempre e comunque l'imbeccata del loro capitano Berg, ma sovente sbagliano le conclusioni. Stretti da vicino, hanno fretta e si confondono. Abbiamo nominato i quattro più forti, degli altri è meglio non dire. Di fronte ad un avversario così facile si attende un Napoli vulcanico. Invece viene un solo gol. Bellissimo nell'esecuzione, ma un solo gol, in una slmile partita, significa in parte delusione. Ed I tifosi, alla fine, protestano fischiando. Semplice allenamento? Deconcentrazione? Forse luna ragione e l'altra. Il risultato di Bodoe permette il piccolo trotto. Non c'è rischio, perché affannarsi? Ci si attendevano meraviglie dagli attaccanti, qualcuno aveva pronosticato addirittura una vendemmia. Invece, Savoldi e Chiarugi sgambettano a piacimento fra tanti difensori, con libertà inconsueta, ma senza molta praticità. Il gol è di Massa, ma è preparato dai due con lunghi passaggi che sgomentano gli impreparati norvegesi. Viene a coronamento di una superiorità tecnica indiscutibile, anche se in precedenza gli errori avevano superato le cose belle. Siamo al 36', Savoldi dalla de stra centra lungo, Chiarugi racco glie al volo e manda al centro ove Massa è prontissimo a de viare in rete di testa. Pare l'inizio di un raccolto... Invece, gli azzurri continuano a cincischiare un calcio piuttosto brutto. E non arriveranno altre segnature. Qualche tiracelo sbilenco. A questo punto si fa spontanea una domanda: ma è questo il vero Napoli? Sicuramente no. La certezza quasi matematica della qualificazione, il clima troppo caldo, l'avversario che non suscita entusiasmi servono da narcotico. Ed i napoletani si adeguano, non cambiano impostazione perché Pesaola minaccia multe ad un di¬ fensore che avanza, ma giocherellano tutti, senza slancio. I difensori azzurri non danno tregua, la marcatura è sempre attenta. Burgnich non si muove dalla sua area. La Palma e Bruscolotti (che ha firmato il contratto) controllano a uomo, Vavassori è il mastino di sempre. Davanti spazia Orlandini (a destra), con Juliano ed il giovane Vinazzani in zona di interdizione. Juliano è il più attivo, ma poi si fa male, rimane in campo con scarsa voglia. Viene sostituito al 72' da Montefusco. Le punte sono tre, anzi due e mezzo. Savoldi e Chiarugi giocano al vertice di un triangolo che ha come base Massa. Le azioni sono varie ma raramente riescono bene. Giornata di scarsa vena, e forse anche giornata di troppo caldo. C'è molta afa. La temperatura non supera i 25-28 gradi, ma l'umidità dell'aria è a quota eccezionale. Non cerchiamo scuse per il Napoli. Sarebbe assurdo, dato ] che di fronte ci sono i nordici del ' Bodoe, dove in questi tempi il termometro non supera i 5 gradi. Però si suda in tribuna, figuriamoci in campo. Si comincia al piccolo trotto. Chiarugi tenta il tiro a sorpresa, ma sbaglia la porta (2'). E poco dopo Savoldi si fa anticipare da un difensore su un bel lancio dello stesso Chiarugi (5'). I norvegesi, per ora, stanno a guardare. Corrono senza risparmiare fatica. Grondano sudore dopo pochi minuti, ma continuano a correre. Al 10' è ancora Savoldi al tiro, ma Abrahamsen para. I contrattacchi degli ospiti sono evanescenti. Passa il tempo, la gente si annoia. Vengono alcuni calci d'angolo, che Chiarugi pennella alla sua maniera, ma il risultato non cambia fino al 36', con il gol di Massa già descritto. Savoldi potrebbe raddoppiare un minuto dopo, ma sbaglia ancora. La ripresa segna un lento ma costante cedimento del Napoli. I padroni di casa non corrono rischi, ma il gioco è sempre più deludente. Al 67' esce Klette ed entra Kolstad, un terzino al posto di un centrocampista. I norvegesi si accontentano. Va al riposo anche Juliano, e gioca Montefusco (72'). Nulla cambia, neppure quando il trainer degli ospiti manda in campo il portiere di riserva. Cosi II Napoli passa il turno con il punteggio complessivo di 3-0. Non è un grosso risultato, data la pochezza tecnica degli avversari, ma nessuno può discutere la superiorità e i meriti degli uomini di Pesaola. I giocatori del Bodoe sono tranquilli. Erano venuti in Italia per una doverosa trasferta turistica. Ora si fermano a Napoli fino a sabato, e domenica assisteranno a Lazio-Juventus, per partire lunedì da Roma in aereo e rientrare a casa. Bella la discussione per l'acquisto dei biglietti di Lazio-Juventus, intermediari i dirigenti del Napoli. Visti i prezzi, il vicepresidente della società norvegese decide per i popolari di curva (2200 lire). Soltanto quando gli assicurano che sono esauriti il responsabile norvegese accetta di pagare seimila lire per le tribune di Monte Mario non numerate. Giulio Accatino Napoli: Carmignani; Bruscolotti, La Palma; Burgnich. Vavassori, Orlandini; Massa, Juliano (Montefusco dal 72'), Savoldi, Vinazzani, Chiarugi. Bodoe Glimt: Abrahamsen (Sterkesen dal 78'); Helgesed, Klausen; Pedersen, Tidemann, Olsen; Berg, Klette (Kolstad da' 67'), Solhaug, Hanse, Morkved. Arbitro: Briguglio, della Federazione Maltese. Rete: Massa (Napoli) al 36'.