Il Cesena vorrebbe almeno riscattarsi

Il Cesena vorrebbe almeno riscattarsi Dopo lo 0-3 a Magdeburgo Il Cesena vorrebbe almeno riscattarsi (Dal nostro Inviato speciale) Cesena, 28 settembre. Da//a Coppa Uela il Cesena è uscito due settimane fa, con I tre gol incassati a Magdeburgo in una serata elettrica e disgraziata. Domani dunque i romagnoli giocano solo per scacciare I cattivi ricordi. Il senso della partita sta tutto qui, nel desiderio logico e giustificato di cancellare con una gara decorosa il fantasma di una prestazione per troppi aspetti carica di ombre. Vincere, con uno scarto minimo, ovvio, perché i tedeschi Est sono formazione di grossa levatura, in possesso di gioco e mentalità Internazionali, ma vincere e accontentare I tifosi: questo l'unico obbiettivo del Cesena, anche se In fondo, al di là delle affermazioni di prestigio, si cerca pure di convincere all'abbonamento l'appassionato ancora Indeciso. E poi c'è il problema dell'allenatore, ufficialmente intoccabile, ma poco gradito alla piazza, se uno va a grattare la vernice. Corsini non gode di eccessiva simpatia, i risultati non arrivano, i tifosi sono In agitazione. Con ironia tutta romagnola, dicono che l'allenatore non mangerà I tortellini a Natale: sarà cioè licenziato prima. Una vittoria di prestigio con II Magdeburgo può dunque lare comodo a Corsini che, all'occasione, ha deciso di apportare qualche variante tattica alla sua squadra: al centro dell'attacco giocherà intatti Macchi, in pendant con Mariani, con I centrocampisti che si drovanno muovere più a ridosso delle punte e Rognoni pronto agli inserimenti offensivi. Un Cesena d'attacco, deciso a costringere i tedeschi nella loro metà campo. Ma al contropiede avversario nessuno sembra pensare. Anche in difesa il Cesena si presenterà con una variante, imposta però. Oddi, espulso per errore a Magdeburgo, è stato squalificato e resterà in tribuna, in campo con la maglia numero 5 ci andrà Batlstoni: Cera sarà libero come sempre, terzini d'ala giocheranno Ceccarelli e Lombardo. L'ambiente, malgrado i problemi dì fondo, è tranquillo: pagato in trasferta lo scotto dell'Inesperienza, risse ed espulsioni, cancellato il traguardo della qualificazione, il Cesena scende in campo senza grosse responsabilità. Con tutta probabilità lo 0 a 3 dell'andata può, paradossalmente, trasformarsi in premessa dì bel gioco. Il resto, risultato e tutto, sono tanto di guadagnato. Anche il Magdeburgo, però, è tranquillo. Attende la gara nel ritiro di Cesenatico, ormai deserta di turismo, più attento ai tramonti sul_ mare che agli avversari. L'allenatore Urbanczyk, tre gol dì vantaggio, non fa tattica né pre-tattica: giocheranno gli undici dell'andata, punto e basta. Carlo Coscia CESENA: Boranga; Ceccarelli, Lombardo; Beatrice, Batistoni, Cera; Bittolo, Frustalupi, Macchi, Rognoni, Mariani. MAGDEBURGO: Dorenart; Raughof, Zapf; Seguin, Decer, Tyll; Pommerenke, Steinback, Streich, Sparwasser, Hoffmann.

Luoghi citati: Cesena, Cesenatico, Magdeburgo