L'intervento di gruppi finanziari alleggerirà la situazione Cerutti

L'intervento di gruppi finanziari alleggerirà la situazione Cerutti L'ammanco scoperto dal noto agente di cambio L'intervento di gruppi finanziari alleggerirà la situazione Cerutti Il presidente degli agenti di cambio dichiara: "E' tanta e tale la disponibilità che sono molto sollevato" - Il reale disavanzo è ridimensionato a un miliardo e mezzo Il Comitato di Borsa ha ricevuto Ieri la « dichiarazione d'insolvenza » del prof. Luigi Cerutti. La vicenda che ha coinvolto Il titolare di uno degli uffici più noti della città, entra nella fase più delicata. Ora si dovrà fare la verifica contabile e quindi la liquidazione coattiva del titoli. Nel frattempo rimangono da chiarire le posizioni del quattro collaboratori che 11 professionista ha indicato come responsabili dell'ammanco di oltre un miliardo scoperto nella sua contabilità. Come abbiamo scritto ieri, il prof. Cerutti aveva riposto ampia fiducia nei dipendenti e questi se ne sarebbero serviti per portare avanti operazioni di compra-vendita non autorizzate. «Avevano scelto tre persone — ha detto l'aw. Chiusano, legale del professionista — e se ne servivano per |I intestare, a loro insaputat le varie partite». Poi la Borsa ha incominciato a vacillare, per coprire le passività avrebbero allargato il giro di trattazioni aggravando una posizione già di per sé compromessa. Venerdì l'agente di cambio ha | chiesto ad una banca il riscontro di cassa e ha accertato che I la cifra non corrispondeva a quella in suo possesso. Ila controllato allora il «Libro Monte Titoli» dove sono registrate le singole situazioni dei clienti e ha scoperto che alcune transazioni non risultavano. « Avrei potuto forse continuare l'attività in Borsa — ha detto — ma avrei solo rimandato la crisi. Ho preferito, per una questione morale, dare le dimissioni e onestamente informare il Comitato di quanto era accaduto». Le prime reazioni in Borsa sono stzlrzzeattitrMmdtlcpprtz state di enorme stupore. Ieri mattina ci sono state poche operazioni e la grande sala era nel silenzio. Alle 11 11 prof. Luigi Cerutti ha presentato la «dichiarazione d'insolvenza» e la Deputazione si è riunita d'urgenza per esaminare la situazione. Intorno I alle «corbeilles» dove normalmen- | te avvengono le contrattazioni dei titoli, gli operatori hanno atteso il comunicato ufficiale che è giunto solo nella tarda mattinata. «Ho ricevuto il mandato — ha detto Mario Falletti, presidente del Comitato degli Agenti di Cambio — di accertare la consistenza dei titoli e quindi procedere alla loro liquidazione coattiva tentando una composizione amichevole». Il compito non è facile, la tecnica del procedimento merita qualche parola di spiegazione. Prima si controllanoJ una per una, le operazioni fatte in Borsa dallo studio del prof. Cerutti. Poi si aggiungerà al valore delle azioni il patrimonio messo a disposizione dall'agente (lunedì aveva garantito un conto con 800 milioni) e si convocheranno i creditori. A questo punto verrà loro proposto l'accordo. Nel caso del rifiuto, anche di uno solo, si dovrà passare all'istanza di fallimento. Ma le prospettive sembrano buone. Tra gli stessi operatori e tra i denti che stamane hanno frequentato la Borsa Valori di via San Francesco da Paola c'era ottimismo. « Abbiamo sempre avuto fiducia in lui — hanno spiegato — e continueremo ad averla ». Unico timore: le ripercussioni che la vendita di titoli in un momento così delicato potrebbe avere sulle quotazioni. Qualche polemica invece da parte dei procuratori: « Non ci rendiamo conto come il prof. Cerutti abbia potuto non accorgersi, lui tecnico riconosciuto, degli ammanchi. Pare impossibile che un professionista così serio e integerrimo sia caduto dietro la responsabilità dei propri dipendenti ». La risposta viene dallo stesso Cerutti: « Non mi sono accorto di quanto accadeva perché una parte della contabilità era "doppia"; tutto risultava in regola, ma gli importi erano manipolati ». Al di là delle colpo che dovranno essere stabilite con esattezza, vediamo quali prospettive ci sono per i clienti. In serata I per loro è venuta una buona no' tizia. « E' tale e tanta la disponibilità — ha detto Mario Falletti — che sono molto sollevato ». Alcuni gruppi finanziari sembra infatti cha si siano dichiarati disponibili ad intervenire. In più il reale ammanco sarebbe ridimensionato a poco più di un miliardo e mezzo. Nessuna novità infine dai collaboratori. Angelo Risso, Maria Ormenese Gallo, Carlo Raineri e Felice Suppo non hanno voluto rilasciare dichiarazioni. Qualcuno ha staccato il telefono preferendo | rimanere nel silenzio. Altri hanno l ratto dire fai parenti: « Non vo- gliamo aggiungere alle polemiche altre polemiche ». Tutti hanno gentilmente ma con fermezza rifiutato un incontro di chiarimento. Nei prossimi giorni anche loro dovranno « spiegarsi » e illustrare perché avrebbero compiuto lo cperazioni che hanno causato l'ammanco. Ad lane 'rovera U it dl i Coinvolti nel caso Cerutti: il nipote dott. Angelo Risso; i collaboratori Carlo Raineri, Piero Suppo e Maria Ormenese