Si fìnge contadina soltanto per avere pensione e mutua?

Si fìnge contadina soltanto per avere pensione e mutua? Si fìnge contadina soltanto per avere pensione e mutua? (Dal nostro inviato speciale) Savona, 27 settembre. Sospettata di aver dichiarato il falso, una signora genovese rischia di essere incriminata per tentata truffa aggravata. Una comunicazione giudiziaria in questo senso è stata inviata dalla procura di Savona a Camilla Casarino in Fabiani, 55 anni, moglie di un ricco commerciante di Genova, dove i coniugi hanno la residenza. Per la stessa vicenda, Andrea Pericle, sindaco di Stella — piccolo centro dell'appennino ligure lungo la nazionale tra Albissola ed Acqui — è stato avvisato dalla magistratura che, contro di lui, si potrebbe procedere per falso ideologico in atto pubblico. E' una storia che ha messo a rumore il mondo agricolo del Savonese, in quanto i reati che il sostituto procuratore dottor Petrella sta cercando di puntualizzare si riferiscono ad una presunta falsa denuncia di attività agricola da parte della Casarino, con una attestazione del sindaco di Stella. A far scattare l'indagine è stato un esposto del servizio provinciale di Savona dei contributi agricoli unificati, ufficio al quale Camilla Casarino si era rivolta per ottenere l'iscrizione quale coltivatrice diretta e godere di conseguenza di alcuni vantaggi come l'assistenza mutualistica, la pensione e carburanti agricoli a prezzo politico. A dimostrazione della sua qualifica di contadina, la Casarino aveva allegato alla domanda una dichiarazione del sindaco di Stella (nel cui Comune è sito il terreno di proprietà della donna) attestante che la stessa si dedicava alla conduzione del fondo. L'azione della magistratura è stata come un campanello d'allarme. Quanti sono — ci si chiede nell'ambiente agricolo — a godere dei vantaggi riservati ai contadini pur non avendone i requisiti necessari? In effetti pare che il fenomeno sia abbastanza limitato. Il dottor Petrella si è recato a svolgere qualche ricerca nel municipio di Stella soffermandosi, a quanto pare, su persone residenti a Genova che negli ultimi tempi hanno chiesto il domicilio nel piccolo centro. Il dottor Bruno Baldelli, direttore dell'ispettorato provinciale dell'agricoltura, dice: «Dovrebbe trattarsi di un fenomeno eccezionale, poiché se è vero che sino a gualche anno fa era abbastanza facile ottenere la qualifica di contadino, adesso, prima di concedere l'iscrizione si svolgono indagini approfondite. E' da tener presente che, almeno per guanto riguarda il mio ufficio, si concedono ì benefici del settore soltanto a coloro la cui attività agricola è prevalente. Voglio dire, in sostanza, che contadini non ci si improvvisa». Dello stesso parere è Angelo Vallarino, segretario provinciale dell'Alleanza Contadini: «Il problema sussiste ma è limitato a pochi casi. Personalmente non sono d'accordo col modo d'agire del servizio contributi agricoli unificati. Si tratta di un ente che dispone di attrezzature tali da poter evitare Questi casi abnormi. E' lo stesso ente che, a suo tempo, ha concesso la qualifica di agricoltore alla donna oggi perseguita. Ma allora, mi chiedo, perché gli accertamenti non sono stati fatti prima di accogliere la richiesta? Casi del genere possono anche indurre i sindaci dei piccoli centri a rifiutarsi d'ora in avanti di rilasciare certificati anche a coloro che ne hanno pieno diritto, poiché non hanno i mezzi per accertare la buonafede o meno del richiedente». Vittorio Preve

Persone citate: Andrea Pericle, Angelo Vallarino, Bruno Baldelli, Casi, Fabiani, Petrella, Vittorio Preve

Luoghi citati: Genova, Savona