A Merano la corsa dei milioni nuovo duello italo-francese? di Elvio Rossi

A Merano la corsa dei milioni nuovo duello italo-francese? Con il cavallo neozelandese Ballymore terzo incomodo A Merano la corsa dei milioni nuovo duello italo-francese? (Dal nostro inviato speciale) I Merano, 25 settembre. , II Gran Premio di Merano con- serva dopo trentasei edizioni in 41 anni lo stesso fascino di incertez-| za che lo ha quasi sempre carat- ! terizzato in passato. L'edizione di i domani non sfugge alla regola. | Sedici cavalli in pista, almeno la metà possono vincere. Lo schieramento è quest'anno il migliore che si poteva sperare anche se il numero uno italiano, Trapezio, si presenta con una condizione che non è eccellente come l'an ! no scorso quando riuscì ad impor j s| ag|i avversari. ì Trapezio può vincere ripetendo i M su0 favoloso exploit ma sulla j sua strada trova ben a|tr| r|Vall. E', I però soprattutto lui che preoccupa I battuto proprio qui a Merano do po sedici mesi di successi colpito da una colica che se non ne ha interrotto certo ne ha rallentato la preparazione. Va a questa corsa a un livello di condizione non soddisfacente anche se la sua scuderia lo ritiene già all'altezza per poter competere con questi avversari. Risorgono così le speranze in molti altri: da Cantica a Duel, da Whispin a Berthe Lenoir, da Belpigal a Oxtail, sperano tutti di ottenere domani quel grande successo di prestigio ma tutti condizionati dalla presenza di stranieri di grande valore, dai due . francesi Tapibreux e Mesnil Royal I ai due neozelandesi Ballymore e Le Robestain: siamo davanti ad avversari di primissimo piano. Merano 76 dunque, corsa «rebus- piena di quelle incertezze e di quei dubbi che nel passato sono stati il pepe di questa corsa. Sessanta milioni, cinquemila metri con ventisei ostacoli, questo il lieto motivo che si ripete da anni, ma sempre diverso, sempre più appassionante. Anche se i cavalli non sono di prima classe, e nessuno quest'anno lo è, il Merano resta una pietra fondamentale dell'ippica italiana, una delle più grandi corse a ostacoli d'Europa, un indimenticabile scontro tecnico anche se forse il livello spettacolare ed appassionante della prova è superiore a quello tecnico. Chi vincerà? Dire che si spera in un portacolori delle scuderie italiane è ovvio. Ma soprattutto è una speranza perché davanti a Tapibreux e Ballymore i nostri cavalli saranno certo in difficoltà. Quello che hanno fatto i due, il francese e il neozelandese, in questi ultimi mesi, è stato assolutamente eccezionale e bisognerà vedere come I nostri sapranno opporsi a questo duo di altissimo livello tecnico. Mesnil Royal e Le Robestain sembrano inferiori ai due connazionali. Ma essi stessi possono diventare due insidiosi rivali per i nostri cavalli, i quali hanno soltanto in Cantica una valida oppositrice alla coalizione straniera. Gli altri (a meno di un Trapezio a livello del 1375, il che è possibi- le ma non prevedibile) hanno buone carte da giocare ma i rife rimenti tecnici danno poche spe ranze. Cantica, sorella di due vin citori del Merano, Creme Anglaise e Chivas Regal, cavalla in momen *° eccezionale, forse ancora miglio rata rispetto alla forma che le permise alcune settimane fa di ottenere un eccezionale successo contro Trapezio. A lei guarderà il pubblico italiano di Merano, in lei spererà più che in Trapezio. Una corsa ancora una volta eccezionale come lo sono state praticamente tutte le edizioni precedenti anche se non sempre il livello tecnico è stato eccezionale, una I corsa che con l'incertezza dei sai ti, delle voltate, delle girate, ha reso appassionante il duello dei cavalli italiani e francesi che sono stati soprattutto i grandi protagonisti di questa corsa nei quarantanni della sua storia. Il Gran Premio è anche corsa tris straordinaria ed il fatto che nessuno sappia indicare una terna possibile conferma già la validità della corsa ed è una nuova conferma della grande incertezza che regna; sia i tecnici, che gli appassionati, che gli stessi uomini dei cavalli non sanno dire altro che Tapibreux, Cantica e poi chissà. Elvio Rossi

Persone citate: Berthe Lenoir, Cantica, Mesnil Royal, Mesnil Royal I

Luoghi citati: Europa, Merano