Bozano con barba e il naso rifatte ha chiesto ai falsari un passaporto

Bozano con barba e il naso rifatte ha chiesto ai falsari un passaporto Da Mentone si era rivolto alla malavita genovese Bozano con barba e il naso rifatte ha chiesto ai falsari un passaporto (Dal nostro corrispondenti:, Genova, 25 settembre. (g.b.) Non più tardi di due mesi fa, Lorenzo Bozano, condannato all'ergastolo per il rapimento e l'uccisione di Milena Sutter (la sentenza della corte d'assise d'appello di Genova, del giugno dell'anno scorso, è stata confermata nel j marzo di quest'anno dalla | corte di Cassazione e pertanto è diventata definitiva), ha tentato di lasciare l'Europa per il Sud America, imbarcan- j dosi a Lisbona. Vistosi scoperto, il «biondino» ha rinunciato al tentativo, ed attualmente si trova ancora in Europa, come hanno accertato le successive indagini dell'Interpol. La notizia, che peraltro non ha trovato conferma, è trapelata oggi a Palazzo di Giustizia, dove si cerca sempre di seguire le mosse di Bozano, in attesa che la polizia riesca a catturarlo. Alla procura della Repubblica, anzi, esistono due fotografie dell'uomo che, a quanto si è appreso, dopo aver lasciato l'Italia e trovato rifugio all'estero, si sarebbe sottoposto ad una operazione di plastica facciale (modificato il naso) e fatto crescere la barba. Queste fotografie sarebbero state fatte pervenire alla magistratura da alcuni personaggi della malavita genovese cui Bozano, nei mesi scorsi, si sarebbe rivolto per ottenere un passaporto falso, dietro paga- mento di una grossa somma di denaro. Ma i falsari, accertata la vera identità del richiedente il documento, si rifiutarono di «fabbricargli» il passaporto, ed anzi avvertirono della cosa gli inquirenti. Ma Bozano, che in quell'epoca si trovava in Francia, a Mentone, riuscì a sfuggire alla cattura. Dalla Francia, comunque, il «biondino» sarebbe riuscito a raggiungere il Portogallo. A Lisbona, Bozano, pur sprovvisto di documenti, avrebbe tentato di imbarcarsi su un i transatlantico diretto in Sud America. Ma gli uomini dell'Interpol erano sulle sue tracce, per cui, vistosi braccato, Bozano rinunciò al tentativo. Come è noto, dopo essere stato assolto in primo grado per insufficienza di prove (ma la sentenza suscitò vibrate polemiche), in appello Bozano fu ritenuto responsabile di aver rapito a scopo di estorsione e poi ucciso, nel maggio del 1971, Milena Sutter, figlia di un industriale genovese. Bozano, adducendo una malattia, tentò di far rinviare il secondo processo. La cosa non gli riuscì, e quindi si diede alla latitanza già nel corso del giudizio, riuscendo ad espatriare. La primavera scorsa, poi, la sentenza dei giudici genovesi è stata confermata dalla Cassazione. Negli ultimi tempi, secondo quanto si afferma a Genova, Bozano sarebbe stato raggiunto all'estero dalla moglie, Eleonora Guerrini che lo aveva sposato dopo che era stato assolto in primo grado. j | j Lorenzo Bozano (Sozzini)