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Quotidiani in crisi dibattito e proposte Riunione a Roma con Arnaud Quotidiani in crisi dibattito e proposte Roma, 25 settembre. Nel quadro delle consultazioni tra il governo e le categorie che operano nel settore della stampa e dell'informazione, si è svolta oggi, presso gli uffici della presidenza del Consiglio, una riunione presieduta dal sottosegretario per i problemi della stampa on. Arnaud. Nell'introdurre i lavori della riunione, cui hanno partecipato i rappresentanti delle organizzazioni sindacali degli editori, dei giornalisti e dei lavoratori poligrafici, il sottosegretario Arnaud ha fatto una disamina dei difficili problemi che interessano il settore. Circa la richiesta, avanzata dalla Federazione italiana editori giornali, di aumento del prezzo massimo del quotidiano, il sottosegretario Arnaud ha precisato che il governo assumerà in merito le proprie decisioni. Nel concludere il suo intervento introduttivo, il sottosegretario per i problemi della stampa ha insistito sulla necessità di concordare un metodo preciso di lavoro, secondo un calendario che, in cinque o sei riunioni ravvicinate, consenta di chiarire il quadro delle posizioni delle categorie interessate. Hanno successivamente preso la parola il dott. Giovanni Giovannini, presidente della Federazione italiana editori giornali; Luciano Ceschia e Alessandro Curzi, della Federazione nazionale della stampa italiana; Giorgio Colzi, Alfredo Giampietro e Luciano Botti, segretari nazionali dei sindacati dei lavoratori poligrafici. Il presidente della Fieg, Giovannini, ha rilevato che dovere dell'editore è quello di adeguare i prezzi ai costi reali per garantire la sicurezza dell'azienda e di coloro che vi lavorano. « La prima condizione anche se non sufficiente e non gradevole, ma drammaticamente necessaria, è purtroppo l'aumento del prezzo attuale dei quotidiani ». Giovannini, lamentando che siano trascorsi più di quattro mesi dalla richiesta della Fieg, ha preso atto con compiacimento che l'on. Arnaud abbia convocato la Commissione tecnica incaricata di accertare la validità dei dati forniti dagli editori per documentare gli aumenti dei costi negli ultimi due anni. (Ansa)