La Fia ha dato ragione alle tesi Ferrari Hunt squalificato, Lauda è il vincitore di Gianni Rogliatti

La Fia ha dato ragione alle tesi Ferrari Hunt squalificato, Lauda è il vincitore Per le vicende del Gran Premio d'Inghilterra di Formula 1 La Fia ha dato ragione alle tesi Ferrari Hunt squalificato, Lauda è il vincitore Decisione dei giudici d'appello dopo una lunga seduta - L'austriaco ha adesso 17 punti di vantaggio sul rivale - Cronaca di un testimone oO. on be to al è moex r. la il te elegr, ge a an isi dì nee i, aoo; o. 1. 4. 7. (Nostro servizio particolare) Parigi, 24 settembre. La Ferrari ha vinto la sua battaglia per il Gran Premio d'Inghilterra. Dopo un'interminabile seduta, conclusasi a tarda ora, il tribunale d'appello della Federazione internazionale dell'auto (Fia) ha dato ragione alla nostra Casa, i accogliendone le tesi, e ha tolto | dalla classifica della corsa James ] Hunt e la McLaren. E' stata in; vece respinta la petizione a proposito del Gran Premio di SpaI gna. La sentenza della Fia determi11 na un balzo in alto di Niki Lauda nella graduatoria del campionato mondiale di F. I. L'austriaco, che a Brands Hatch era giunto secondo, si ritrova primo: quindi, incai mera 9 punti e non solo 6. Nello stesso tempo, Hunt perde I 9 punti ricevuti come vincitore del Gran Premio d'Inghilterra. Conclusione: Lauda va a 64 punti, Hunt scende a 47. differenza ora 17 | punti contro i 5 precedenti. Daniele Audetto, direttore sportivo della Ferrari, ha detto: « Sono felice per Lauda, Ferrari e per tutti gli uomini di Maranello, finalmente ricompensati per il loro onesto ed appassionato lavoro. Da una parte dispiace che la Ferrari abbia dovuto ricorrere al giudizio del tribunale sportivo per ottenere quello che avrebbe meritato sul campo, se il Gran Premio d'Inghilterra si fosse svolto nel rispetto dei regolamenti. Ringraziamo vivamente Va. C. d'Italia per l'opera svolta in questa nostra azione ». La lunga giornata era cominciata poco prima delle 10 del mattino, quando tutti gli interessati si sono trovati presso la sede dell'AutomoblI Club di Francia nel severo palazzo al numero 8 di Place de la Concorde. Dopo un primo, fugace incontro coi giudici, ci si disponeva ad attendere discutendo dei vari problemi del giorno: c'era anche la « novità Regazzoni ». day aveva ricevuto ieri sera un telex da Maranello nel quale gli si diceva di ritenersi libero di trattare con chi volesse Questo messaggio, secondo Audetto, non vuol essere un « benservito », vuol dire semplicemente che la Ferrari, dovendo attendere la fine del campionato prima di decidere la squadra per il 1977, non intende privare Regazzoni di una qualche buona possibilità. Sarà... E Clay infatti era rattristato. Lo svizzero ha detto: ■ lo ho chiesto chiarimenti sulla mia posizione, in quanto il contratto scadeva alla fine della stagione, e mi hanno detto di contattare altri. Debbo dire che se da una parte sono contento, perché ho avuto anche delle amarezze durante la mia permanenza presso la Ferrari, dall'altra mi rincresce lasciare un ambiente simpatico, specie per quanto riguarda I tecnici e I meccanici col quali mi sono sempre trovato bene. Forse per la Fiat che guarda molto al Sud America, Reutemann è più utile di me, o forse la Ferrari non è più quella di una volta, è diventata una cosa troppo complicata, con un consiglio di Amministrazione che In parte nemmeno conosco. Adesso devo vedere che cosa combino tra Brabham e McLaren ». Dopo la riunione preliminare dei giudici e dopo aver ascoltato le tesi dei rappresentanti della Csai, Mosetto e Saliti, sono stati sentiti i rappresentanti dell'Automobii Club inglese, e cioè Delamont, direttore di gara a Brands Hatch, e I commissari, accompagnati dal loro avvocato. Poi è toccato al piloti della Ferrari, Lauda e Regazzoni, e finalmente (erano ormai le 16,10) a Zigllotto e al sottoscritto. Il grande salone stile bell'epoque, illuminato da tre candelieri di cristallo, era occupato da un unico grande tavolo rettangolare al quale erano seduti i giudici, gli avvocati, i rappresentanti delle parti in causa. La mia deposizione riguardava la possibilità che Hunt avesse visto o meno le bandiere che segnalavano la collisione iniziale e imponevano lo « stop » della gara e che .quindi, avesse deciso di lasciare la corsa pensando che venisse sospesa piuttosto che intenzionato al ritiro. Su questo punto noi continuiamo ad essere dell'idea che Hunt avesse deciso di ritirarsi, Derché aveva l'avantreno della sua Me Laren seriamente danneggiato e perché, diversamente, avrebbe dovuto continuare lungo il circuito fino ad arrivare ai box (come ha fatto Regazzoni). Il rego- lamento impone di utilizzare la pista e solo quella finché si è in gara. Dopo la deposizione è continuata la lunga attesa, che abbiamo ingannato parlando con Lauda del suo incidente, delle sue sensazioni e dei suoi progetti. Lauda ci ha detto a proposito del quasi-dramma al Nuerburgring: » Ho avuto un fenomeno di amnesia, che mi ha cancellato il ricordo dei primi dieci chilometri di corsa e quindi anc.'.e dell'incidente. I medici lo spiegano col fatto che il casco mi è stato strappato in avanti quando la macchina si è infilata sotto le reti ed è rimbalzata. Cosi facendo, mi ha colpito sul collo in un punto che provoca la momentanea mancanza di sangue in una zona del cervello che ha II controllo della memoria ». Mentre eravamo con Lauda, c'è stato un breve battibecco tra lui e Mayer, perché Lauda, parlando del caso in questione oggi, ha ripetuto la sua frase ormai celebre: * I regolamenti vanno rispettati ». Mayer ha ribattuto con una grase grave. » L'anno scorso voi della Ferrari eravate sempre irregolari » ha urlato senza peraltro spiegare in che cosa consistesse l'irregolarità. Poi, se ne è | andato borbottando che la sessione di appello era stata ben orchestrata. Gianni Rogliatti