Aerei: nel labirinto delle assicurazioni di Giuseppe Alberti

Aerei: nel labirinto delle assicurazioni Aerei: nel labirinto delle assicurazioni La catastrofe del «Boeinrjn turco I co esploso domenica scorsa avrà, come in ogni altra circostanza , analoga, ripercussioni anche nel campo del risarcimento danni alle vittime o, meglio, agli eredi. Nasceranno non poche controversie poiché il settore dei trasporti aerei e marittimi è viziato da una infinità di leggi, convenzioni, trattati, regolamenti e così via (convenzione di Varsavia del 1929, dell'Aia del 1955, di Montreal, ecc.). La Turchia, ad esempio, pur non avendo ratificato alcuna convenzione, ha una legislazione che comporta l'applicazione dei limiti stabiliti dal protocollo dell'Aia, sia per voli interni che internazionali. Vediamo però quali potrebbero essere i sistemi di indennizzo applicati dalla società aerea turca. Diciamo subito che qualsiasi clausola contenuta nel regolamento del biglietto di viaggio, anche se acquistato in Italia, potrebbe essere annullata in tutto o in parte dalle leggi turche. Poniamo un esempio: un gruppo di viaggiatori si imbarca a Milano su di un aereo dell'Alitalia con diverse destinazioni; una parte scende a Roma, altri proseguiranno per Londra, altri ancora con destinazione Los Angeles. L'aereo cade in fase di decollo: ai primi viaggiatori toccherà un indennizzo di 5 milioni 200 mila lire in base all'art. 941 del Codice di navigazione; ai secondi (diretti a Londra) in virtù della convenzione di Varsavia, spetteranno 10 milioni 400 mila lire, ai terzi circa 75 mila dollari per l'accordo di Montreal (63 milioni di lire). Salvo disposizioni locali, alle vittime italiane decedute in Turchia, toccherebbero dunque 10 milioni e mezzo di lire circa. A questa somma bisognerebbe aggiungere, se provata la responsabilità del vettore (strumenti di bordo fuori uso, prolungato orario di lavoro dell'equipaggio, ecc.) un'altra cifra più proporzionata al « valore » della vittima. In questo caso scatterebbe un'apposita polizza di « responsabilità civile » che quasi tutte le compagnie aeree hanno in corso. Se altrimenti il sinistro è avvenuto per altre cause l'indennizzo si fermerà alla somma che si è detto. Il mistero delle « condizioni » di volo non finisce qui. / obiamo controllato le disposizioni contenute in un biglietto • Al Italia » per i voli interni. Non parla di somme di indennizzo, ma rimanda tutto ad un comunicato che il viaggiatore potrà esaminare in ogni agenzia « Alitalia ». Ma anche in questo > avviso » le cose non cambiano: ■ responsabilità del vettore e limiti di risarcimento; si applicano le disposizioni — dice in sostanza il comunicato — previste dagli artt. 942 e 943 del Codice della Navigazione ». Ne sappiamo quanto prima. Solo dal prontuario di una compagnia assicura¬ trice apprendiamo quali sono i « capitali » garantiti: appunto 5 milioni 200.000 lire. Anche nei trasporti terrestri le cose non si discostano molto dalle Convenzioni delle compagnie aeree. Infatti non sempre i grossi pullman sono coperti equamente da valide polizze di assicurazioni. Molti « granturismo », attrezzati con ogni comfort, sono assicurati con i minimi di legge e, in caso di grave incidente, il danneggiatotrasportato potrebbe ricevere indennizzi minimi. Se, ad esempio, un « granturismo » con 100 passeggeri venisse coinvolto in un sinistro col conseguente decesso di tutti i passeggeri (in Francia qualche tempo fa un pullman è finito in un burrone con decine di morti e feriti), e risultasse assicurato con i minimi di legge (200 milioni di lire) ai danneggiati toccherebbero 2 milioni di lire circa ciascuno. Al viaggiatore non resta, se desidera essere risarcito in caso di incidente, che stipulare in proprio una polizza assicurativa, sia per viaggi aerei che marittimi. Un esempio: una polizza-viaggio Torino-Roma e ritorno e per 50 milioni in caso di morte e invalidità permanente, costa circa 5000 lire. Per il percorso Torino-Londra e viceversa la spesa si aggira attorno alle 7 mila lire. Per stessa somma assicurata per i viaggi in pullman e nave si spendono mediamente 20-25 mila lire l'anno. Intanto si apprende che al «Consacro» (Consorzio Italiano Assicurazioni Aeronautiche) che raccoglie tutte le polizze « volo » emesse dalle compagnie italiane, sono già giunte 5 denunce da parte dei familiari delle vittime del « Boeing ». Gli esperti ritengono che nei prossimi giorni ne giungeranno altre. Si tratta appunto di quelle polizze che il viaggiatore stipula individualmente prima della partenza. Giuseppe Alberti