Regioni: non bisogna rinviare i tempi della riforma sanitaria

Regioni: non bisogna rinviare i tempi della riforma sanitaria Si sono riuniti a Roma gli assessori alla Sanità Regioni: non bisogna rinviare i tempi della riforma sanitaria Roma, 23 settembre. Nessun rinvio per la riforma sanitaria, ma presentazione entro il 31 ottobre al Parlamento del disegno di legge non approvato nella passata legislatura ed attuazione del servizio sanitario nazionale dal primo luglio 1977: sono queste le richieste perentorie avanzate da tutti gli assessori regionali alla Sanità riuniti oggi e domani nella Sala della protomoteca in Campidoglio per discutere i molteplici aspetti del problema. Le conclusioni saranno tirate domani dopo una serie di incontri tra gli assessori, il ministro Dal Falco e i presidenti delle commissioni Sanità della Camera e del Senato. Il vero problema politico, ha sottolineato l'assessore della Regione Lazio, Ranalli, è di sapere se esiste la volontà di approvare la riforma per il 30 giugno 1977, data entro la quale dovranno essere sciolte le mutue secondo quanto stabilisce la legge 386 del 1974. «Sarebbe grave e pericoloso, una vera iattura - ha aggiunto Ranalli - se il governo o il Parlamento per il 30 giugno non avessero ancora approvato la legge di riforma, se le regioni fossero ancora | una volta costrette ad assumere il gravoso e complicato compito di gestire strutture, servizi e personale delle mutue senza che sia stato cambiato profondamente il quadro legislativo». Non vi è dubbio, secondo il relatore, chr? la «nuova tutela» della salute è una scelta non più rinviabile, né è più possibile restare ancorati a provvedimenti parziali e inadeguati. Occorrono misure organiche e unitarie di intervento e poteri espliciti e incisivi delle Regioni nel campo dell'igiene e della prevenzione. Quali proposte le Regioni avanzano all'autorità centrale per giungere in tempo all'approvazione della riforma? Bisognerebbe, prima di tutto, ripartire dai 26 articoli del progetto unificato già concordati ed approvati dalla commissione Sanità della Camera, stralciando eventualmente quelle parti che ne complicano la struttura e ne rendono difficile una rapida attuazio ne. Queste parti dovrebbero essere raccolte in progetti separati, distinti, ma contemporanei al processo legislativo della riforma. Da stralciare pure la disciplina della produzione e della distribuzione dei farmaci. g. f.

Persone citate: Ranalli

Luoghi citati: Regione Lazio, Roma