In Friuli, nei paesi affidati al Piemonte
In Friuli, nei paesi affidati al Piemonte In Friuli, nei paesi affidati al Piemonte Le scuole hanno resistito Le loro strutture hanno avuto ragione della seconda scossa: la ricostruzione delle 209 aule con il finanziamento dei lettori de "La Stampa" sarà completata entro il 15 ottobre - La Regione intende inviare altre roulottes, possibilmente già venerdì Buone notizie da Udine dopo il sopralluogo compiuto dai tecnici della lega cooperativa del Piemonte alle scuole risanate con l'Impegno finanziario della Regione Piemonte e de « La Stampa ». Nessun edificio ha subito danni dopo le scosse di sabato 11 e mercoledì 15 settembre. « E' una costatazione confortante per noi — afferma Luigi Cozlanln, sindaco di Ragognp, —. Se il lavoro fatto finora fosse ondo¬ to perduto, avremmo subito un \ danno anche morale oltre che materiale. Sarebbe stato un duro colpo alla nostra voglia di ripre- sa ». Invece le scuole sono lì, I nuovamente integre, come prima del 6 maggio, pronte a riprendere l'attività con l'avvio ufficiale dell'anno scolastico. Il fatto che abbiano resistito ai duo ultimi terribili attacchi del terremoto le ha erette a simbolo. Questo vale per ciascuno dei novo comuni friulani patrocinati dalla Regione Piemonte, e dal nostro giornale, cioè oltre che per Ragogna, anche per San Daniele, Dignano, Martignacco, Fagagna, San Vito di Fagagna, Rive d'Ar cano, Coseano, ma soprattutto per Forgaria. Questo paese di mezza monta- I gna sulla destra del Tagliamento è stato il più martoriato dopo Gemona. In piedi, fra mucchi informi di macerie, grigi fantasmi di distruzione, sono rimasti il campanile e le scuole ripristinati con il denaro dei lettori de La Stampa. E' a questi emblemi di fiducia che la gente si è aggrappata con la speranza un giorno di poter ricostruire il paese. Prosegue intanto con slancio generoso in Piemonte la raccolta di roulottes dopo gli intimi appelli disperati giunti dal Friuli. La Regione sta organizzando una nuova colonna già per venerdì prossimo, mentre la San Vincenzo conta di riunire un buon numero di volontari e ripartire per le zone terremotate verso la metà di ottobre. A La Stampa, che ha finora acquistato 113 caravans con le offerte inviate dai lettori, continuano a pervenire adesioni in vista di altre spedizioni: proprietari disposti ad affidarci i loro mezzi, volontari pronti a ore di guida per trainarli in Friuli, commercianti che vogliono cedere con forti sconti roulottes e prefabbricati. Se la solidarietà del lettori continuerà a manifestarsi con tanto entusiasmo sarà forse possibile organizzare all'inizio del prossimo dini che vivevano in tenda mese una nuova, imponente colonna. Ma la gara generosa di tanta gente non si esaurisce con l'offerta dei caravans. Ci sono persone pronte a dare in prestito gratuito alloggi o cascinali con terreno agricolo, e a garantire posti di lavoro per i profughi. Cercheremo nei giorni futuri di pubblicare un elenco per le «inserzioni» ricevute: una specie d'agenzia di collocamento della solidarietà. Tra le iniziative a favore delle regioni terremotate si inserisce oggi una proposta del «soldati democratici delle caserme Ceccaroni e Cavagna» dov'è di stanza la brigata Taurinense. Essi chiedono in un comunicato « di essere mandati anziché in Sardegna per un campo delta Nato, in aiuto del popolo friulano, denunciando l'assurdo invio dell'ospedale da campo com pleto di ogni attrezzatura (tende isotermiche, sala operatoria, brande ed equipaggiamento sanitario), e delle cucine mobili alle esercitazioni Nato anziché in Friuli». I militari firmatari del documento hanno presentato inoltre un programma d'intervento esprimendo «la volontà di essere impiegati secondo le proprie reali capacità e il proprio mestiere, sotto il diretto controllo degli organismi popolari dei comuni terremotati». Le roulottes dei lettori de « La Stampa » sono andate quasi tutte a famiglie di contadini che vivevano in tenda
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