Un pallone pieno di polemiche

Un pallone pieno di polemiche Proteste per l'assurdo regolamento delle finali Un pallone pieno di polemiche Con la nuova sconfitta di Bertela ad opera di un Berruti superlativo, la fase finale del pallone elastico sembra avviata ad un epilogo ormai scontato, con il solo Balocco nelle vesti di ipotetico guastafeste. Il ragazzo di Monesigilo, piuttosto discontinuo e quindi imprevedibile, ha trovato Il modo di rovinare tutto quello che di buono aveva fatto contro Bertola facendosi superare nel suo sferisterio dal duo di Cellamonte Arrigo-Galliano. Una sconfitta a sorpresa che sulla carta rende meno difficoltoso l'impegno di Berruti, prossimo avversarlo dei torinesi dell'Uspe Italpasta. « Se vinco a Torino — ha dichiarato il capitano cuneese ad Alba nel dopopartita — il titolo è mio. Balocco comunque non è Imbattibile, anche se le norme federali gli regalano tre metri di vantaggio alla battuta ». £' // caso di ritornare un attimo sull'assurdo regolamento di queste finali. In campionato, per livellare I valori, la Federazione aveva deciso che Bertola e Berruti concedessero alla battuta tre metri agli avversari. La penalizzazione era risultata piuttosto indigesta ai due big. soprattutto nella fase iniziale: contro un Balocco che batteva sugli 80-85 metri, sia Bertola che Berruti avevano dovuto ammainar bandiera. Nelle finali però la norma è chiaramente assurda e continua a scatenare polemiche. « Quando avevo diciotto anni e mi trovavo di fronte avversari molto più forti di me — dice Berruti — non ho mai avuto vantaggi, ora li devo dare a qente che, oltre ad essere potente, dispone di squadre più esperte. A Cellamonte, ad esempio, contro un Arrigo che batteva fortissimo, ho dovuto dare l'anima per acciuffare in extremis la vittoria ». GII ha latto eco il preparatore atletico Anastasio, quanto mai categorico nelle sue affermazioni: • La finale — ha detto — si do¬ veva fare solamente fra Berruti e Bertola, altrimenti tutti dovevano essere messi sullo stesso piano senza favoritismi. La penalizzazione di tre metri è una norma davvero inconcepibile ». Pure polemico con la Federazione il grande sconfitto del • Mermet-. Felice Bertola. «Avevo chiesto di giocare la prima partita delle finali ad Alba contro Balocco — ha borbottato II capitano albese, scuro in viso — come campione in carica potevo essere accontentato. Mi hanno fatto affrontare Balocco a Torino e per di più rendendogli II vantaggio alla battuta. Adesso se ne vedono i risultati ». •• Anche la classe dìù cristallina non basta a cancellare il logorio del tempo », dicono I maligni. Ma ad Alba, mentre qualcuno spera ancora nei miracoli, altri stanno mettendo già sotto processo Il « mago » Locatelli. g. b.

Persone citate: Berruti, Felice Bertola, Locatelli, Mermet

Luoghi citati: Alba, Balocco, Cellamonte, Torino