E nata a Coverciano l'università del calcio di Giulio Accatino

E nata a Coverciano l'università del calcio Studi intensi per diventare allenatore E nata a Coverciano l'università del calcio (Dal nostro inviato speciale) Firenze, 20 settembre. Anche se manca la mazza, segno del potere, anche se non ci sono tocchi, toghe ed ermellini, la cerimonia ha il fasto delle grandi inaugurazioni accademiche. Comincia stamane il primo corso « serio » per allenatori di calcio. Dopo anni di esperimenti, dopo stagioni di improvvisazioni, questa volta si fa tutto per bene. Alla seduta inaugurale ci sono tutti, dai massimi dirigenti calcistici alle autorità politiche della città di Firenze, da una larga rappresentanza del corpo Insegnante a tutti gli allievi in gruppo. Manca solo Ferrini, di cui comunque si parla ed a cui viene mandato un augurio cordiale con l'invito a rientrare subito al suo posto naturale di « aspirante allenatore ». Ideatore del corso e della cerimonia è Italo Allodi, che è pure l'autore del progetto della nuova scuola e direttore generale. D'ora innanzi gli allenatori di calcio dovranno subire un esame di ammissione, dovranno studiare per un intero anno, dovranno sentire lezioni e preparare tesi, dovranno viaggiare in gruppo attraverso l'Europa ed il Sudamerica per scoprire nuove scuole e inusuali sistemi d'allenamento, dovranno sostenere esami scritti ed orali prima di poter essere laureati o • allenatori di prima categoria » oppure < istruttori di giovani calciatori ». // programma di insegnamento è complesso, il corpo insegnante vastissimo. Ci sono professori di università e titolari di cattedre specialistiche, tecnici italiani e stranieri, dirigenti ed avvocati, magistrati e uomini di cultura. Le materie del programma comprendono novità come la sessuologia (come i giovani calciatori dovranno comportarsi nei primi contatti amorosi), l'alimentazione (è ora di finirla con le improvvisazioni), la psicologia, le materie giuridiche e sociali, il compito del sindacato, le questioni fiscali. Gli aspiranti allenatori dovranno studiare anche una lingua che naturalmente sarà l'inglese. Non mancheranno nozioni di medicina, corsi di anatomia e ortopedia, di biochimica, di bioenergetica, di fisiologìa, ed anche di valutazione funzionale. Grande spazio naturalmente sarà riservato alla cultura calcistica ed alle esercitazioni pratiche sui campi. Sveglia alle sette e trenta, a letto poco dopo le undici, con un programma pieno che consente poche ore di svago. Sabato e domenica sono giorni liberi per permettere agli allievi di ritulfarsl nel calcio giocato, assistendo alle partite dei vari campionati. Il corso avrà tre tempi diversi: un periodo iniziale — fino a Natale — con lezioni comuni alle due specializzazioni (trainer dì prima e allenatori di giovani), poi suddivisione dei corsi con pratica e teoria diversificate. Dopo Pasqua conclusioni delle varie lezioni ed a fine giugno gli esami per il conseguimento della abilitazione alla professione. Non mancheranno viaggi di istruzione all'estero. Allodi attende di concludere contatti con le varie federazioni, ma già si sa che i partecipanti al corso gireranno per un mese intero. Visiteranno sicuramente l'Inghilterra, l'Olanda, la Germania Federale, forse la Germania Est e la Russia. L'itinerario sarà completato con un trasferimento ol¬ tre Atlantico per studiare il calcio argentino e brasiliano. Tutte le partite della Nazionale saranno visionate dagli allievi, I quali andranno anche al seguito delle squadre italiane impegnate nelle Coppe europee. Le lezioni in serie saranno completate da conferenze illustrative tenute da tecnici italiani e stranieri. Antoniotti, Bearzot, Bulgarelli, Giovanni Ferrari, Foni, Frossi, Ghezzi, Mazzone, Venglod. Completano il quadro della loro esperienza italiana. Tra gli stranieri sono attesi Boskov, Jezek, Kovacs. Navarra e Venglod. Completano il qualro due tecnici russi e tre tecnici della Repubblica democratica tedesca. Gli specialisti istruttori sono: Ralboni, che parlerà di anatomia: Benzi (farmacologia), Branzi (patologia medica), Calandriello (ortopedia). Cipolla (alimentazione), Federici (biochimica). Maderna (psicologia), Staderini (fisiologia), Vecchiet (valutazione funzionale). Al torinese prof. Terzi è stato affidato il corso di sessuologia. Sono tutti, o quasi tutti, professori di università, insegnanti di valore assoluto. Allodi ha preparato un corso ad alto livello. Come tutte queste lezioni saranno recepite dai partecipanti? La risposta non è facile né semplice. Per la prima volta si tenta di trasformare il corso allenatori in un super corso parauniversitario. Non è stato dimenticato niente, come l'obbligo della frequenza, e la tassa di partecipazione che supera i due milioni all'anno. Allodi vuol lare sul serio, vuol dare al calcio Italiano allenatori preparati, uomini che alla loro esperienza personale aggiungano tutte le notizie che la scienza può dare. Basterà tutto questo a trasformare il calcio italiano da calcio improvvisato a calcio studiato? Il presidente della Federazione Carraro, nella prolusione alla inaugurazione del corso, parla di « preoccupazioni della Federazione per la pochezza tecnica del nostro calcio ». Della nuova scuola Carraro dice che si tratta di un « tentativo potenziato, più serio e più impegnato per cambiare il nostro calcio ». Carraro si chiede se lo stile italiano detto « difensivista ' sia ormai superato. La risposta si avrà solo con il tempo. Il sindaco di Firenze, on. Gabbuggiani, presente alla cerimonia con l'assessore allo Sport, porta il saluto di Firenze a questa istituzione « dì segno nuovo '. Parla naturalmente di sport sociale e degli impegni dell'autorità per potenziare lo sport di mezzi adeguati. La lezione comincia subito con una conferenza di Alfredo Foni. Per due ore gli allievi ascoltano le fasi della storia del calcio azzurro dell'epoca di Pozzo. Sessanta aspiranti allenatori avevano fatto la domanda di iscrizione. Ne sono stati ammessi ventisette. Ventisei sono presenti. Manca, come è noto, soltanto Ferrini, che comunque è atteso a giorni se i medici gli daranno il permesso. Fra i presenti alle lezioni, troviamo gocatori noti come Corso, Barison, Giacomini, Malatrasl. Marchesi e Mazzia. Ecco comunque l'elenco completo: Barison, Becchetti, Bertoni. Buffoni, Canali, Capelli, Carosi, Carpanesi, Catuzzi, Cei, Corso, Cucchi, Fontana, Giacomini, Lendi, Malatrasi, Mammì, Marchesi, Mazzia, Mialich, Orrigo, Pulvirenti, Santececca, Tiberi. Veneranda e Giampietro Vitali Giulio Accatino