Una chance per Claudio Sala di Bruno Bernardi

Una chance per Claudio Sala In Danimarca si giocherà il posto di titolare in azzurro Una chance per Claudio Sala Sono quattro anni e mezzo che il capitano del Torino attende una prova d'appello: "E' l'occasione che aspettavo da tempo" - Causio: "Sono spiacente di dovere restare in tribuna. Tuttavia, appena scontata la sospensione, il posto tornerà mio" (Dal nostro inviato speciale) Milano, 20 settembre. Una «chance» per Claudio Sala. Sono quattro anni e mezzo, esattamente dal 4 marzo 1972, che il «poeta del gol» aspetta che la Nazionale gli offra una prova d'appello. «Essere o non essere titolare di una maglia azzurra», questo è il dilemma dell'asso del Torino che l'anno scorso ha incantato il pubblico italiano ma non è riuscito a fare altrettanto con Bearzot e Bernardini. L'amletico dubbio sulle possibilità di trovare un posto in pianta stabile nella rappresentativa italiana verrà risolto, probabilmente, in Danimarca dove Claudio Sala, grazie alla sospensione di Causio, potrà finalmente disputare novanta minuti. «E' l'occasione che aspettavo da tanto tempo — dice il capitano del Torino al raduno milanese degli azzurri —, la partita costituisce un test abbastanza delicato poiché è la prima volta che ci ritroviamo dopo la trasferta americana e, in questo periodo, nessuno è In forma perfetta. Cercherò di sfruttarla al massimo delle mie possibilità: è una tappa troppo importante nel mio "curriculum" internazionale perché possa permettermi di fallirla'. Sala aveva esordito in nazionale A quattro stagioni or sono a Roma, contro l'Austria, nel finale di partita ed aveva propiziato il gol del pareggio segnato da De Sisti. Dopo quella breve aoparizione, in seguito al «forfait» di Rivera, ven¬ ne confermato ad Atene, nell'amichevole contro la Grecia: una gara disastrosa per gli azzurri che furono sconfitti. L'inesperto Sala ne rimase «bruciato». Dopo una lunga quarantena, Sala disputò pochi minuti a Genova con il Lussemburgo e soltanto recentemente è stato ripescato da Bearzot che considera Causio il titolare della maglia n. 7 e Sala la sua alternativa: insieme non II vede. 'Avrò il vantaggio di giocare accanto a Graziani e Pulici con i quali ho un notevole affiatamento — puntualizza Sala —. C'è anche la possibilità di trovare la collocazione più giusta per le mie caratteristiche, sebbbene certe divagazioni, da un settore all'altro del fronte offensivo che posso permettermi nel Torino, in Nazionale dovrò limitarle al massimo e giocare con un certo ordine'. Queste due amichevoli aprono un discorso preliminare in attesa che scatti l'«operazione Coppa del Mondo»: poiché la «rosa» è pressoché la stessa della spedizione americana, alla luce delle ultime esperienze, come vede il futuro della Nazionale? «In America si sono viste cose buone, rovinate, purtroppo, dal fatto che si era a fine stagione s quindi piuttosto scarichi — risponde Sala —: dobbiamo affrontare gli inglesi a novembre, a Roma, nell'andata, e fra un anno a Wembley, in dicembre, nel ritorno, due mesi, in cui, generalmente, esprimiamo un rendimento elevato. Pertanto esistono concrete possibilità di qualificazione anche se non mancheranno grosse difficoltà da superare'. Franco Causio segue la trasferta danese in veste di turista: deve scontare, insieme con Bettega (che si trova nella stessa situazione), l'espulsione subita a New Haven contro il Brasile. Restarsene confinato in tribuna non gli fa certo piacere, ma sa di godere della fiducia di Bearzot e conta di rientrare al più presto In squadra. In questo avvio di stagione, il «barone» non è ancora riuscito a raggiungere i vertici di rendimento che aveva toccato l'anno scorso, durante un girone di andata entusiasmante: la carburazione è lenta ma forse è meglio così perché se si entra in forma troppo presto si rischia di andare in «cottura». «Won sì può pretendere di essere in forma dopo un mese e mezzo di preparazione e una decina di partite, fra amichevoli e di Coppa, nelle gambe — precisa Causio—: l'anno scorso, di questi tempi, ero nelle stesse condizioni'. A Copenaghen il suo posto verrà preso da Claudio Sala: in che misura teme la concorrenza dell'attaccante granata? «Che mi dispiaccia non giocare è fuori discussione — ribatte Causio ■—, ma credo si tratti di una semplice parentesi, il posto è mio: me lo sono sudato e ho dimostrato di meritarlo. Ho sempre detto che mi piacerebbe giocare al fianco di Claudio il quale ha caratteristiche diverse dalle mie, ma è successo solo una volta e per pochi minuti'. — Potrebbe nascere un dualismo con Sala? «Diciamo una sana e sportiva rivalità — precisa Causio—. Sala ed 10 siamo amici. Lo rispetto e mi tolgo tanto di cappello per le sue qualità, ma penso di non avere problemi: dovrei sbagliare alcune partite di seguito per essere messo in discussione. Con la Jugoslavia, a Roma, tornerò in campo'. — Quante probabilità ha l'Italia di garantirsi il passaporto per la Coppa del Mondo '78? «Sarà dura soprattutto nel doppio confronto con gli inglesi, ma dovremmo farcela', conclude Causio. Il juventino giocò a Wembley, tre anni fa, nella storica amichevole conclusasi con il nostro clamoroso successo e confida di fare 11 «bis». Bruno Bernardi Claudio Sala a Copenaghen si gioca l'avvenire in azzurro (Foto « La Stampa » - A. Bosio)