Forse uccisa per vendetta la coppia in auto a Verona

Forse uccisa per vendetta la coppia in auto a Verona E' certo che il delitto è stato premeditato Forse uccisa per vendetta la coppia in auto a Verona L'usciere e l'operaia si frequentavano da quattro mesi - Lui, 49 anni, era separato dalla moglie; lei, 23 anni, sperava di sposarlo - L'assassino ha sparato all'uomo, poi alla ragazza (Dal nostro corrispondente) Verona, 20 settembre. Polizia e carabinieri sono alla caccia del misterioso assassino che l'altra notte ha freddato, con alcuni colpi di pistola alla periferia di Verona l'usciere comunale Mariano Pasqualini, di 49 anni e Virginia Bettero di 23. Una sola cosa certa è emersa dalle prime indagini, l'assassino aveva premeditato il delitto e quando ha aperto la pminpinpevcsgdgcd portiera della macchina, ha mirato con precisa e feroce intenzione di uccidere l'uomo, poi l'arma gli si deve essere inceppata (lo provano i proiettili calibro 7,65 non esplosi trovati all'interno della vettura); quindi, con l'ultimo colpo che aveva in canna, ha sparato, uccidendo anche la giovane. Cade così l'ipotesi del delitto occasionale, del guardone assassino; come era caduta l'ipotesi della rapina, dato che nessuno aveva derubato i due. Chi ha ucciso aveva dei motivi ben precisi, e non si esclude che abbia assoldato un killer per compiere la vendetta. Le due vittime avevano lasciato sabato sera l'abitazione dell'uomo e dopo aver cenato fuori, si erano recate in auto alla periferia di Verona, lungo un viottolo oscuro, meta continua di prostitute e clienti occasionali. L'ora del delitto è stata fatta risalire dal prof. Querci verso le 22-22,30 ma nessuno ha visto nulla. I due sono stati trovati la mattina dopo, domenica, da due cacciatori che passavano per la zona i quali hanno avvertito la polizia. Mariano Pasqualini e Virginia Bettero si erano conosciuti circa quattro mesi fa. Lui, molto più anziano di lei, faceva l'usciere comunale, una paralisi provocata dalla polio, che lo aveva colpito da bambino, gli aveva paralizzato I parzialmente la mano e la gamba destra, ma ciò non toglie che fosse pieno di vitalità; molti lo ricordano quando ! suonava la tromba nella banda di S. Massimo (quartiere dove abitava) ed anche la passione che aveva per i presepi. Durante le feste natalizie ne allestiva numerosi nelle varie chiese ed ultimamente aveva anche partecipato alla realizzazione del presepe municipale che era stato eseguito nella centralissima piazza Bra. «Era forse un po' strano, dicono di lui i suoi colleghi, ma in fondo era un buono». Si era sposato venti anni fa, ma il matrimonio, nonostante la nascita di due figli maschi, Flavio e Paolo (che oggi hanno rispettivamente 15 e 13 anni) era naufragato; il tribunale gli aveva assegnato i ragazzi che abitavano assieme a lui nella casa della nonna Teresa Martini di 78 anni. Virginia Bettero, lavorava presso uno stabilimento tipografico, come operaia. Chi l'ha conosciuta la definiva una ragazza tranquilla. I genitori sapevano della relazione che aveva con il Pasqualini e affermano che quanto prima i due si sarebbero sposati. In un primo momento, quando i corpi sono stati ritrovati, si è pensato al delittosuicidio, ma poi l'ipotesi è caduta in quanto non è stata trovata l'arma. Gli inquirenti sono concordi nel ritenere che si tratti di un delitto premeditato, ed in queste direzioni si battono varie piste. Si cerca soprattutto di indagare nella vita delle due vittime, gli amici che frequentavano, l'ambiente dove lavoravano, con la speranza di raccogliere elementi utili e arrivare ad identificare l'assassino. f. r.

Persone citate: Mariano Pasqualini, Pasqualini, Querci, Teresa Martini

Luoghi citati: Verona