Due detenuti nella stessa cella si impiccano: uno solo si salva

Due detenuti nella stessa cella si impiccano: uno solo si salva Alle Nuove, scoperti all'alba dagli agenti di custodia Due detenuti nella stessa cella si impiccano: uno solo si salva II morto aveva 52 anni, il compagno 37 - Accusati di violenza su minori, erano stati messi insieme - Gli altri carcerati li insultavano e minacciavano - Hanno usato, come fune, le lenzuola Due detenuti si sono impiccati con un lenzuolo ieri poco dopo l'alba, nella stessa cella (la numero 16) delle « Nuove ». Li hanno scoperti gli agenti che stavano distribuendo la colazione. Per uno dei due, Domenico Catalani, nato 52 anni fa a Melfi (Potenza), non c'era più niente da fare. L'altro, Francesco Ernesto, 37 anni, residente in via La Salle 5. Quest'ultimo era stato arrestato il 2 settembre scorso per violenza ad una bambina di dieci anni, che abita nei pressi di casa sua. L'aveva attirata con un pretesto nell'appartamento e poi l'aveva liberata perché spaventato dalle sue grida. Al processo per direttissima del 10 settembre scorso, la moglie aveva chiesto, tramite il difensore d'ufficio, aw. Frascarolo, una perizia psichiatrica per il marito, ricoverato, a suo dire, diverse volte in ospedali psichiatrici. Il tribunale, accolta la richiesta, aveva rimesso in istruttoria il procedimento. Anche il detenuto morto era stato condannato per un reato analogo, e stava scontando una pena definitiva di cinque anni inflittagli dalla corte d'appello di Torino. Sarebbe uscito il 29 settembre dell'anno prossimo. Catalini e Ernesto erano stati messi nella stessa cella perché accomunati dalle medesime deviazioni sessuali. Attorno a loro la « giustizia » del carcere quella amministrata dai « big » della malavita, aveva eretto un muro di isolamento. Chi si macchia di particolari delitti — e le violenze su bambini rientrano in questa categoria — viene in pratica messo al bando. Il magistrato di turno, il sostituto procuratore dott. Maria Pia Astore, si è recato ieri mattina in carcere per un sopralluogo nella cella e per interrogare il sopravvissuto. Francesco Ernesto, in stato di choc, non ha saputo dare una spiegazione del suo gesto. Attraverso l'interrogatorio e le informazioni che hanno potuto fornire gli agenti di custodia, il giudice ha stabilito che i due detenuti erano stati più volte insultati e minacciati e in tore eael andi to qualche occasione, durante l'ora d'aria, anche picchiati. Il clima generale di intimidazione deve aver spinto il più anziano, che aveva ancora un anno di carcere davanti a sé, al suicidio. Durante la notte 1 due hanno fatto a strisce le lenzuola e fabbricato una fune. Poi il più deciso, il Catalani, si è impiccato ù L'altro non ha fatto nulla per in | trattenerlo: anzi, il gesto del compagno deve aver avuto su di lui una tragica influenza. •k L'agente di custodia del carcere di Moncalieri, Giuseppe Sacco, 44 anni, « imputato di aver provocato l'evasione di due detenuti, per colpa e negligenza », ci prega di precisare che il titolo con cui La Stampa ha dato notizia del suo processo: « Dal carcere era possìbile evadere con 1125 mila lire. Imputate due guardie di Moncalieri » non fa riferimento al suo caso specifico, bensì a quello di un coimputato. I 1 Domenico Catalani è morto - Francesco Ernesto

Persone citate: Domenico Catalani, Francesco Ernesto, Giuseppe Sacco, Maria Pia Astore

Luoghi citati: Melfi, Moncalieri, Potenza, Torino